È un vero evento: il Felis silvestris è tornato nel Brandeburgo (Germania) dopo circa 200 anni. Tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo, questa specie fu oggetto di una caccia così intensa da essere considerata estinta nella regione.
Oggi, foto, video e analisi genetiche dimostrano in modo inequivocabile che il gatto selvatico europeo (Felis silvestris) si è nuovamente insediato in Germania. Tuttavia, il suo ritorno solleva già serie preoccupazioni.
Una scoperta straordinaria: il ritorno del gatto selvatico nel Brandeburgo
Nel novembre 2023, il Ministero dell’Ambiente del Brandeburgo ha confermato la presenza di diversi esemplari di gatto selvatico europeo nelle regioni dell’Alto e Basso Fläming e nella Schorfheide. Solo nell’Alto Fläming ne sono stati avvistati nove, mentre altri tre esemplari sono stati segnalati nei dintorni di Jüterbog. Tutti sembrano essersi stabiliti in modo permanente.
Le fototrappole hanno inoltre documentato la nascita di cuccioli, un chiaro segnale della riproduzione della specie. Secondo il Ministero, la popolazione potrebbe espandersi ulteriormente nei prossimi anni.
Il rischio dell’ibridazione con i gatti domestici
Nonostante la buona notizia, la Deutsche Wildtier Stiftung ha espresso serie preoccupazioni. Poiché i gatti selvatici vivono sempre più vicino agli insediamenti umani, gli esperti temono che possano accoppiarsi con gatti domestici randagi o lasciati liberi.
L’ibridazione rappresenterebbe una minaccia per la purezza genetica del gatto selvatico europeo, una specie rigorosamente protetta, avverte la fondazione sul suo sito web.
Finora, gatti selvatici e domestici sembrano essersi evitati con successo. Tuttavia, studi genetici hanno rilevato un livello relativamente basso di ibridazione nella maggior parte delle aree di distribuzione, con alcuni casi in cui il fenomeno è in aumento.
Se questa tendenza dovesse proseguire, potrebbe vanificare decenni di sforzi per la conservazione del gatto selvatico europeo.
