Nel 2019, Alan Whitton non vede il suo cane da tre giorni.
Mentre passeggiava con Mitzi, la sua amata Jack Russell a Knighton Wood, vicino a Londra, appare improvvisamente un Basset Hound che insegue la cagnolina facendola scappare al controllo del suo padrone. Così, il quadrupede scompare nel nulla.
L’attimo che ha cambiato tutto
Quella che doveva essere una semplice passeggiata nei boschi di Knighton Wood, vicino a Londra, si è trasformata in un incubo. Mitzi, come sempre curiosa ed energica, camminava accanto al suo padrone quando improvvisamente un Basset Hound è sbucato all’orizzonte.
In pochi secondi, l’incontro si è trasformato in un inseguimento sfrenato. Il Basset ha iniziato a rincorrere Mitzi, che impaurita si è data alla fuga, scomparendo tra gli alberi e sfuggendo al controllo di Alan.
Nonostante i ripetuti richiami, della cagnolina non c’era traccia. Alan si è ritrovato solo, con il cuore in gola e un senso di impotenza crescente.
Una ricerca disperata e senza sosta
Quaranta ore. Tanto è durata la frenetica ricerca di Alan. Il 49enne ha perlustrato giorno e notte ogni angolo della zona, chiamando il nome di Mitzi tra i sentieri e nei boschi. Ogni minuto che passava sembrava un’eternità, con il terrore costante che potesse accadere il peggio. Mitzi non era solo un cane: era una compagna di vita, un sostegno emotivo.
«Se solo avessi messo un localizzatore GPS…» si ripeteva Alan, schiacciato dal senso di colpa. L’idea che la sua cagnolina fosse smarrita o peggio ancora ferita, lo ha consumato per giorni.
La svolta inaspettata
Il terzo giorno, quando le speranze sembravano affievolirsi, Alan ha ricevuto una telefonata: un passante aveva avvistato un piccolo cane nei pressi di una tana di volpe, proprio a Knighton Wood.
Senza perdere un secondo, Alan ha afferrato il giocattolo preferito di Mitzi e si è precipitato sul posto. L’idea che fosse davvero lei lo teneva in equilibrio tra la speranza e la paura di un’illusione.
Arrivato alla tana, Alan inizia a chiamare Mitzi, stringendo il giocattolo tra le mani. A un tratto, un debole gemito proveniente dal sottosuolo gli ha fatto sgranare gli occhi.
L’incredibile riunione dopo 50 ore di angoscia
Senza esitare, Alan ha iniziato a scavare con le mani, sporcandosi di terra e sudore. Ogni palata lo ha riportato un passo più vicino alla sua Mitzi. Dopo alcuni minuti che sono sembrati infiniti, ha allungato la mano nel buco e l’ha sentita: una piccola figura tremante, sporca ma viva.
Mitzi era lì.
Sono crollato. Sono stato sopraffatto dalla gioia, perché avevo già perso la speranza
ha raccontato Alan, con le lacrime che gli rigavano il viso mentre abbracciava la sua cagnolina. Dopo oltre 50 ore di paura, finalmente sono stati di nuovo insieme.
Mitzi era stanca, ma in buone condizioni. Quella sera, Alan e la sua cagnolina sono tornati a casa, più legati che mai.