Giovedì 15 maggio 2025, l'associazione francese Apac66, specializzata nelle indagini sui casi di maltrattamento animale, ha dovuto improvvisamente modificare il programma della giornata.
Mentre i volontari si recavano in diversi luoghi di intervento, hanno ricevuto una chiamata che ha cambiato all'improvviso il programma stabilito: la Polizia Municipale di Canet-en-Roussillon, nei Pirenei Orientali in Francia, aveva bisogno di rinforzi per gestire una situazione complessa.
Un uomo ubriaco che maltratta il suo cane
Segnalato per i maltrattamenti che infliggeva al suo cane di tipo Pastore, un uomo è stato infine affrontato dalle forze dell'ordine.
Ubriaco, non era alla sua prima volta: le prime indagini hanno rivelato che aveva precedenti ed era già noto ai servizi di polizia per fatti di maltrattamento sugli animali.
Il cane viene sequestrato
Sul posto, l'associazione animalista ha potuto procedere immediatamente al sequestro del cane, grazie al supporto dei poliziotti. Dotati di un lettore di microchip del cane, gli investigatori hanno rapidamente fatto una scoperta importante: l'uomo non era il proprietario dell'animale.
Dopo aver contattato i dati registrati nell'archivio nazionale di identificazione degli animali, l'associazione ha saputo che il proprietario "ufficiale" aveva ceduto il suo animale, ma che il cambio dei documenti non era mai stato effettuato.
Di fronte a questa informazione, i volontari hanno voluto fare un utile promemoria: questa storia mostra quanto sia necessario prendere precauzioni quando si vuole separarsi dal proprio animale, se non si vuole vederlo finire in cattive mani.
Fortunatamente, il calvario di questo cagnolino è ormai finito. Preso in carico dal rifugio di Canet-en-Roussillon, potrà riprendersi dalle emozioni e anche rimettersi in sesto, perché ha bisogno di riprendere un po' di peso. Una volta ristabilito, avrà l'opportunità di trovare una vera famiglia, responsabile e amorevole.