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La lezione di Elisabetta Canalis sull'amore vero. I suoi cani sempre con lei nei momenti più duri

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

Per Elisabetta Canalis l’amore vero ha quattro zampe: i suoi cani l’hanno salvata nei momenti più difficili. Ecco le toccanti dichiarazioni.

Elisabetta Canalis, oggi divisa tra la sua vita a Los Angeles e i frequenti ritorni in Italia, non ha dubbi: «Ho imparato che un cane può salvarti più di un uomo». Lo racconta nel suo nuovo libro Una zampa sul cuore, un omaggio ai suoi cani adottati e a tutti gli animali che le hanno cambiato la vita. I proventi dell’opera andranno interamente a Save The Dogs e al Rifugio Fratelli Minori di Olbia, associazioni impegnate nel recupero e nella tutela dei cani abbandonati.

La showgirl, da sempre volontaria nei rifugi, parla con una dolcezza disarmante del legame con i suoi compagni di vita: «Capisco il loro umore dal muso. C’è un ponte inspiegabile tra me e loro». Un’empatia che ha accompagnato ogni fase della sua esistenza, anche nei momenti più duri come la separazione dall’ex marito Brian Perri, che lei stessa definisce “un lutto”.

Crescere con un cane: una lezione di empatia

Nel libro, la Canalis racconta anche il rapporto tra sua figlia Skyler Eva, di dieci anni, e i loro tre cani, Nello, Josie e Megan, tutti provenienti da rifugi. «Quando Skyler è nata, i miei cani l’hanno accolta come parte della famiglia. Dormivano accanto a noi, la proteggevano, la facevano ridere. Crescere con un animale rende i bambini più empatici, attenti e compassionevoli».

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Nello, adottato in Sardegna, la segue ovunque. Josie, salvata dalle strade di Los Angeles dove viveva con un senzatetto, è diventata la preferita di Skyler: «È piena d’amore per gli esseri umani. Se potesse, ci abbraccerebbe», confida Elisabetta.

Il rifugio come seconda casa

Elisabetta non si limita a parlare di amore per gli animali: lo vive ogni giorno. Dedica parte del suo tempo al volontariato nei canili, dove accoglie cani in stallo, aiutandoli a ritrovare fiducia e una famiglia. «Il canile è come un carcere pieno di innocenti», spiega. «Ci sono anime buone finite lì per colpa nostra. Bisogna visitare questi luoghi per capire quanto un’adozione possa cambiare due vite: la loro e la nostra».

Per lei, adottare significa scegliere con consapevolezza, perché «un animale non si può buttare via».

Un futuro circondato da cani e libertà

Serena, indipendente e lontana dalle etichette, la Canalis immagina il suo futuro in Sardegna, «in una casa con tanti cani e magari un cavallo». Un sogno semplice e autentico, come il suo messaggio: «La vita è bella a tutte le età. Bisogna smettere di lottare contro il tempo e lasciarsi trasportare. L’amore vero non ti chiede di cambiare: ti accoglie così come sei. E, a volte, ha quattro zampe e un cuore infinito».

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