Questa vicenda accaduta a Swansea, nel Galles del Sud, è la prova concreta di quanto sia importante microchippare i propri animali.
Se non fosse per questo piccolo circuito integrato, il destino di Mo avrebbe preso una piega completamente diversa.
Un microchip rivelatore
Tutto inizia quando, dopo aver nutrito per settimane Mo, i vicini di casa decidono di portarlo al gattile Llys Nini Animal Center. Il felino dal pelo tutto nero, infatti, era rimasto orfano dopo la morte del suo proprietario, quindi meritava di trovare una nuova famiglia pronta ad amarlo.
La visita al gattile, però, prende una svolta inaspettata. Prima di schedarlo per darlo in adozione, infatti, i medici veterinari cercano la presenza di un microchip. Ne identificano uno, ma con estremo stupore notano che il nome del proprietario registrato, non è lo stesso di quello morto.
Si viene a scoprire infatti che il gatto, otto anni prima, era già stato in quel gattile per poi essere adottato da una volontaria, Lizzy Harris. Poche settimane dopo l’arrivo a casa di Lizzy, il piccolo Mo però scomparve nel nulla e, nonostante le ricerche, la giovane donna non riuscì a ritrovarlo. Dopo essersi allontanato troppo e perso, il piccolo Mo aveva trovato una nuova casa.
Un ricongiungimento dopo 8 anni
Non appena scoprono questa incredibile notizia, i veterinari contattano Lizzy e le raccontano il tutto. La donna allora senza esitare corre al gattile e si ricongiunge con il suo adorato gattino.
La gioia è immensa e così, dopo aver perso un proprietario, Mo ne ha trovato subito un altro. Nella sua nuova casa, il piccolo Mo ha incontrato anche un suo simile.
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