Sono in tanti i proprietari di animali domestici che si domandano se il proprio amico felino deve essere dotato di un microchip per gatto.
In questa guida risponderemo alle domande sul costo del microchip per gatti, sul suo eventuale obbligo, sulle possibili controindicazioni così come il modo per trovare un gatto con chip.
Cos'è il microchip per gatti?
Il microchip per gatto è un minuscolo dispositivo che viene inserito sotto la pelle dell'animale domestico. Inserito da un veterinario, il microchip per gatto, costituito da un numero univoco per identificare l'animale, permette una più facile identificazione dell'amico a 4 zampe.
Al suo interno, il microchip contiene un file con i dati anagrafici del proprietario, utili per rintracciarlo in caso di smarrimento. Le caratteristiche di questi chip identificativi sono identici in tutto il mondo, le quali lo rendono conforme alle norme ISO.
A cosa serve il microchip sui gatti?
Anche se il microchip per gatti non è obbligatorio, è vivamente consigliato farlo per i seguenti motivi:
- Rappresenta la carta d’identità del felino;
- Permette un maggior controllo della popolazione felina;
- Contrasta l’abbandono;
- Agevola il ricongiungimento di un gatto smarrito con il suo proprietario.
Il microchip per gatto è obbligatorio?
Il microchip per gatti ha lo stesso funzionamento del microchip per cani. L'unica differenza è che quello per i nostri amici felini non è obbligatorio in tutte le regioni italiane, a meno che si debba viaggiare all'estero e quindi fare il passaporto valido per l'Europa.
I casi in cui il microchip per gatti è obbligatorio
La Commissione 2003\803\CE del 26 novembre 2003 stabilisce che i gatti, così come i cani ed i furetti, per poter essere portati all’estero, devono essere muniti di passaporto europeo e identificati tramite un microchip. Lo stesso discorso vale nel caso in cui intendiamo adottare un gatto proveniente dall’estero.
Il microchip per gatto in Italia
In Italia, l'obbligo del microchip per i gatti non è uniforme in tutte le regioni. Attualmente, le regioni che hanno reso obbligatoria la microchippatura dei gatti sono Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Puglia.
- Lombardia: Dal 1° gennaio 2020, è obbligatorio per i proprietari di gatti registrare i loro animali con un microchip entro 15 giorni dall'inizio del possesso o entro 30 giorni dalla nascita, e comunque prima della cessione a qualsiasi titolo.
- Friuli Venezia Giulia: L'obbligo di identificare e registrare i gatti di proprietà è in vigore già dal 2019.
- Puglia: Anche il tacco d'Italia ha seguito l'esempio della Lombardia introducendo l'obbligo di microchip per i gatti, con normative specifiche a livello regionale.
Nelle altre regioni italiane, la microchippatura dei mici rimane una scelta facoltativa, sebbene sia fortemente consigliata per migliorare la gestione e il controllo della popolazione felina, prevenire l'abbandono e facilitare il ricongiungimento dei esemplari smarriti con i loro proprietari. Tuttavia, il microchip è obbligatorio in tutta Italia se si desidera ottenere un passaporto per viaggiare all'estero con il proprio gatto.
Microchip gatto: costo
Il microchip per gatto ha un costo irrisorio, che oscilla dai 20 ai 50 euro. Solo un veterinario autorizzato ad impiantare i dispositivi di identificazione può inserire i microchip.
Come si mette il chip al gatto?
Per far mettere il microchip al gatto occorre recarsi da un medico veterinario. Quest'ultimo, dopo una visita generale dell'animale, inietta, nella zona sottocutanea laterale del collo, una capsula delle dimensioni di un chicco di riso contenente il microchip.
Al termine dell'operazione, il medico veterinario iscrive l'animale domestico all’Anagrafe Nazionale Felina. Si tratta di una banca dati promossa dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani dove è possibile denunciare il proprio micio e registrarne i dati utili in caso di smarrimento.
Microchip per gatto: controindicazioni
L'operazione di inserimento del microchip del gatto sotto la cute non prevede anestesia e non ha nessuna controindicazione. Si può effettuare già tra le cinque e le otto settimane di vita del felino. Tutto il processo è indolore e incruento e dura pochi minuti.
Come trovare un gatto con microchip?
Per poter ritrovare un animale smarrito, bisogna innanzitutto rivolgersi ai seguenti enti:
- Clinica veterinaria;
- Rifugio per animali;
- Servizi Veterinari delle Asl;
- Polizia Municipale.
Essi (previa conferma delle ultimi due enti della lista) possono scansionare Fido o Micio per vedere se lo scanner rileva la presenza del microchip. In tal modo, se l'animale ha il microchip, è possibile contattare il proprietario del pet e ricongiungerlo con il suo amico a quattro zampe.
Come capire se un gatto ha il microchip?
Per capire se un gatto ha il microchip, portalo da un veterinario: tramite apposito lettore, il medico confermerà o meno la presenza del microchip del gatto.
Microchip gps sottocutaneo per gatto
Il microchip per gatto non ha la capacità di localizzare un animale domestico. Per il momento, non esistono microchip gps per gatti abbastanza piccoli da essere impiantati sotto la cute dell'animale.
Tuttavia, esistono localizzatori GPS per gatti (ovvero dotati di un sistema di posizionamento globale), che possono essere posti sui nostri amici a 4 zampe in modo da rintracciarli localmente in caso di bisogno. Queste tecnologie, però, presentano alcuni svantaggi: oltre al fatto di essere ingombranti, i dispositivi devono essere ricaricati spesso e richiedono il pagamento di una tariffa mensile.