Oggi, 4 ottobre 2024, giornata dedicata a San Francesco, come ormai da più di 80 anni si celebra la Giornata Mondiale degli Animali.
In questo giorno in tutto il mondo si celebrano i diritti degli animali, domestici o selvatici che siano, ma come è nata questa idea? E come possiamo contribuire nel nostro piccolo a questa nobile causa?
L’origine della Giornata mondiale degli animali
Non è un caso se la Giornata mondiale degli animali cada proprio lo stesso giorno di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e protettore proprio degli animali.
Questa celebrazione è stata introdotta nel 1929 a Vienna, ma instaurata ufficialmente a Firenze nel 1931 e ha lo scopo di celebrare gli animali, i loro diritti, il loro ruolo nella società e nella vita dell’uomo ma, soprattutto, vuole ricordarci che bisogna salvaguardare le specie in via d’estinzione.
I diritti degli animali
La causa animale sembra avere sempre più peso nella società odierna, basta guardare all’interesse che i politici portano alle loro vite.
Ma è possibile ricercare un’origine di questa nobile causa? Nel 1975, il giovane filosofo australiano Peter Singer pubblicava Animal Liberation (Liberazione animale), un saggio di etica rigoroso ritenuto tra i testi fondatori della causa animale.
Nel bel mezzo degli anni ’70, in un periodo storico segnato dalle lotte antirazziste e femministe, Singer propose di aggiungere la liberazione animale all’agenda dell’emancipazione umana.
Oggi, a più di 40 anni di distanza, siamo uniti e celebriamo insieme questa giornata per spingere il genere umano ad una presa di coscienza per riuscire a rendere comprensibili a tutti le parole di Papa Luciani:
Uomini, vegetali, animali siamo tutti nella stessa barca; non si tocca l’uno senza che a lungo andare non si danneggi l’altro.
E l’essere umano non si trova al di sopra di tutto, ma fa parte della grande, immensa e (quasi) perfetta Natura.