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© Pixabay

L'inappetenza del gatto è un problema?

Di Claudia Scarciolla Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Certamente, l'inappetenza del tuo gatto è un problema! In quest'articolo ti spieghiamo esattamente come intervenire.

A cosa è dovuta l’inappetenza del gatto? Se si nota che il proprio gatto tende a non mangiare - e anche a bere - c’è sicuramente qualcosa che non va. Infatti, è rarissimo che un gatto goloso e insaziabile smetta di mangiare senza una ragione apparente.

Di solito questa condizione è un sintomo che può essere passeggero (e non preoccupante) o più grave e allarmante. Le motivazioni per cui un gatto diventa inappetente sono diverse. Ecco come comportarsi in questi casi e le cause che portano a rifiutare il cibo.

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Le cause dell’inappetenza del gatto

L’inappetenza del gatto è la condizione più comune che si manifesta sotto forma di sintomo. In alcuni casi, però, il gatto annusa cibo ma non mangia perché vuole comunicare un disagio, una situazione di stress ambientale, fisico o psicologico. Le ragioni per cui il gatto non mangia possono essere correlate al cambiamento del cibo e della dieta del gatto. Alcuni gusti e marche di croccantini o cibi umidi possono non essere graditi dai mici e questo spiegherebbe il perché non mangia. Altre volte le cause sono da ricondurre a fattori ambientali e stagionali. Il caldo tende a diminuire l’appetito del gatto, il quale beve meno e riposa più a lungo in luoghi freschi.

Anche la sete e la presenza di una palla di pelo nello stomaco può portare il gatto non mangiare. Per evitare questo tipo di problemi che possono portare alla disidratazione del gatto è bene accertarsi che gli sia messa a disposizione sempre acqua fresca. Se la causa della sua inappetenza è data dal pelo ingerito, invece, sul mercato esistono vari prodotti per boli di pelo del gatto, come croccantini anti hairball, pasta a base di oli vegetali e malto, che possono aiutarlo aiutano a limitare il vomito e i rigurgiti di pelo ingoiato. Tra le altre motivazioni che spiegano il perché il gatto non mangia anche quella che parte dal presupposto che un gatto è un animale molto pulito e ha un linguaggio tutto suo per comunicare con gli esseri umani (e altri gatti). Esso, infatti, non ama mangiare in zone in cui non si sente a proprio agio, come quando gli si ripone la ciotola di cibo vicino la lettiera o in luoghi sporchi. E, inoltre, se stressato, ansioso e depresso tende a rifiutare il cibo. Se nell’ultimo periodo è stato soggetto ad un cambiamento, ad esempio un trasloco, l’inserimento di un nuovo animale o la morte del proprietario, il gatto reagirà al dolore non mangiando. Infine, se il gatto è inappetente e mogio o vomita da più di 24 ore, è possibile che sia malato o che vi sia stata un’intossicazione di cibo (ad esempio in estate quando il cibo umido si secca più velocemente o con gatti semiliberi che entrando e uscendo di casa si imbattono nel degustare qualcosa che non dovrebbero). Un gatto può essere inappetente anche dopo un’operazione subita, ad esempio, se si è deciso di castrarlo o sterilizzarlo, se ha subito un’intervento chirurgico perché malato. L’insufficienza renale, il diabete mellito, le sindromi tumorali, i linfomi intestinali, cattiva digestione e cause immunologiche sono tra le patologie che includono, tra i vari sintomi, il dimagrimento del gatto anziano. Per i gattini, invece, l’inappetenza si può presentare dopo le varie vaccinazioni. In tali casi, quando alla mancanza di appetito, il gatto presenta anche altri sintomi quali tosse strana, problemi ai denti, disidratazione, febbre e apatia, è opportuno, senza troppo aspettare, portare il gatto dal veterinario.

Come far mangiare un gatto inappetente?

La prima cosa da provare quando il gatto non mangia, indipendentemente dalla sua età, è quella di stimolare l’appetito dandogli cibi umidi o fatti in casa preparati usando condimenti liquidi, come pesce e/o brodo di pollo, che lo possano incuriosire e far mangiare. Se si nota che il micio inizia a leccare i liquidi lasciando però la parte solida del pasto, è probabile che avesse solamente sete e che non gradisse (troppo) il cibo proposto in precedenza. Le ragione di un comportamento disfunzionale da parte dell’animale possono essere spiegate e risolte aiutandolo a trovare un posto nella casa in cui si senta a proprio agio per poter consumare il proprio pasto in totale tranquillità. L’erba gatta, in questi casi, si rivela una soluzione ideale perché rende l’ambiente del gatto tranquillo e sicuro. Quando, nonostante i dovuti accorgimenti, il gatto continua a non mangiare, il veterinario potrebbe optare per prescrivere l’assunzione di integratori e stimolanti dell’appetito atti a mantenere inalterati i livelli di vitamine e proteine necessarie per la corretta dieta del gatto. Ta le varie opzioni, vi è anche l’alimentazione con la siringa quando le condizioni del gatto riversano in condizioni grave pericolo. L’inappetenza del gatto costituisce una forma di reazione ad una spiacevole condizione che lo vede protagonista. Regolando l’alimentazione del gatto e stimolandolo a mangiare e bere, grazie anche al consulto veterinario, si può prevenire l’insorgenza di patologie, anche gravi, oltre che a venire incontro alle esigenze del nostro amico a quattro zampe.

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