E se i nostri amati felini potessero vivere il doppio di quanto sia possibile? Uno scienziato giapponese potrebbe aver trovato un modo per far allungare la vita dei gatti fino a 30 anni.
Questa soluzione innovativa potrebbe raggiungere i mercati globali entro il 2025, ma porta con sé anche una serie di questioni etiche che dovranno essere affrontate.
Farmaco allunga vita per gatti
L’ex professore e ricercatore di immunologia dell'Università di Tokyo, Toru Miyazaki, insieme al suo team, ha fatto una scoperta che potrebbe portare ad allungare la vita delle nostre adorate tigri domestiche.
La durata di vita media di un gatto è di 12-15 anni. Con la scoperta di Miyazaki potrebbe arrivare fino a 30 anni.
La svolta sarebbe un’iniezione di “AIM” (proteina “inibitore dell’apoptosi dei macrofagi"): un farmaco che ha dimostrato un potenziale sorprendente nell'aiutare i gatti che soffrono di malattie renali croniche.
Lo scienziato e il suo team hanno individuato la causa principale di questa malattia insidiosa, aprendo la strada allo sviluppo del farmaco.
I risultati più recenti degli studi clinici hanno mostrato un livello di efficacia che ha superato tutte le aspettative e ha il potenziale per rivoluzionare l'assistenza sanitaria felina. Anche gli esemplari con delle bassissime aspettative di vita hanno mostrato notevoli miglioramenti dopo una sola iniezione.
Questo farmaco è unico poiché ha non solo può trattare la malattia, ma anche può anche essere utilizzato per prevenire la malattia renale cronica.
Attualmente in fase di sperimentazione clinica, si prevede che sarà disponibile sul mercato entro il 2025.
Le motivazioni di Miyazaki
Miyazaki è un amante dei gatti, ma ciò che lo spinge maggiormente è la sua determinazione a soddisfare le elevate aspettative dei loro proprietari. Naturalmente, questo provoca non pochi dilemmi etici che dovranno essere fronteggiati nel momento in cui la sperimentazione sarà terminata.
Bisogna pensare al benessere dell’animale e all’eventuale impatto di una vita più lunga sulla totalità del suo organismo e gli effetti a lungo termine di tali medicinali. Infatti, sebbene i problemi renali siano tra i primi a svilupparsi in un gatto anziano (proprio a causa dell’età) non è detto che non possano presentarsi altri problemi legati all’età.
Aspettiamo con ansia i risultati finali degli studi scientifici su questo farmaco e i risultati dei comitati etici.