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cane alla catena

No ai cani incatenati!

© Pixabay

Gli animalisti chiedono un'ordinanza urgente per salvare dal caldo e dagli incendi i cani alla catena

Di Ilenia Colombo Redattrice | Community Manager

Pubblicato il

Le associazioni animaliste chiedono un'ordinanza urgente per vietare la detenzione dei cani alla catena e proteggerli dal caldo e dagli incendi.

Le associazioni animaliste italiane stanno facendo pressione sulle regioni affinché emanino un’ordinanza urgente per vietare la detenzione dei cani alla catena.

Questo appello è dettato dall’esigenza di proteggere gli animali dalle temperature elevate e dal rischio di incendi che potrebbero causare loro atroci sofferenze e, nei casi peggiori, la morte.

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Le regioni senza normativa adeguata

La situazione normativa riguardante la detenzione dei cani alla catena varia considerevolmente tra le diverse regioni italiane.

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Attualmente, Liguria, Sardegna e Sicilia sono le uniche a non avere alcuna normativa che preveda il divieto di questa pratica.

Altre regioni come Val d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Bolzano, Molise, Basilicata e Calabria hanno leggi in merito, ma queste sono considerate insufficienti dalle associazioni animaliste.

L’appello delle associazioni

Come riporta l'iniziativa FreedomForDogs,, le associazioni Green Impact, Fondazione Cave Canem e Animal Law Italia, riunite nella coalizione #Liberidallecatene, hanno inviato una lettera ai presidenti di otto regioni e di una Provincia autonoma per sollecitare l'adozione di misure più severe.

Queste organizzazioni sostengono che un'ordinanza regionale estiva per vietare la catena sarebbe in linea con la normativa penale di tutela degli animali e con la Costituzione italiana, che include la protezione degli animali tra i principi fondamentali.

Le conseguenze della mancanza di normative

L’assenza di normative adeguate mette a rischio la vita dei cani, specialmente durante i mesi estivi, quando le temperature possono raggiungere livelli estremi.

Gli animali tenuti alla catena non hanno la possibilità di mettersi al riparo dal caldo o di sfuggire agli incendi, il che può portare a sofferenze indicibili e spesso alla morte.

La situazione in Europa

In Europa, Paesi come Austria, Germania e Svezia hanno già implementato normative che vietano la detenzione dei cani alla catena, dimostrando un livello di protezione degli animali significativamente superiore rispetto all’Italia.

Questi esempi dovrebbero servire da modello per le regioni italiane che ancora non hanno adottato misure adeguate.

È fondamentale che tutte le regioni italiane adottino al più presto un’ordinanza che vieti la detenzione dei cani alla catena. Solo così sarà possibile garantire la sicurezza e il benessere di questi animali, in conformità con i principi costituzionali e le normative penali di tutela degli animali.

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