Un episodio di violenza estrema si è verificato a Palermo, dove un Pitbull è stato ucciso a coltellate dopo una lite tra cani nei pressi di un bar.
Come riportato sul sito della Lav (Lega Anti Vivisezione), l’evento ha scosso profondamente la comunità locale e ha suscitato un dibattito sulla gestione degli animali domestici in città.
La dinamica dell’accaduto
Nella notte tra domenica 18 e lunedì 19 agosto 2024, un cane di razza Pitbull è stato accoltellato mortalmente nella zona del Foro Italico.
Secondo le ricostruzioni, il cane, che si trovava senza guinzaglio in presenza del padrone, si sarebbe avvicinato ai tavolini esterni di un bar dove si trovava un Bulldog francese con i suoi proprietari. I due cani avrebbero quindi cominciato a lottare.
La situazione è degenerata rapidamente culminando con l’accoltellamento del Pitbull da parte di un individuo rimasto ancora sconosciuto. La coltellata è stata mortale: gli ha perforato direttamente i polmoni.
Una pattuglia della Polizia di Stato ha lanciato l’allarme, attivando prontamente la polizia municipale e la squadra del canile. Tuttavia, ogni sforzo è risultato inutile: il cane era già deceduto a causa delle gravi ferite riportate.
Le reazioni delle autorità e della comunità
L’episodio ha provocato un’immediata reazione da parte delle autorità locali e delle associazioni animaliste.
Fabrizio Ferrandelli, assessore al benessere animale di Palermo, ha espresso sgomento e rabbia per quanto accaduto e denunciando a gran voce l’evento. Ecco cosa ha dichiarato:
Stiamo continuando a restringere il cerchio di questo atto brutale e vergognoso. Siamo risaliti ai contorni: il Pitbull veniva portato a spasso senza guinzaglio, e quando si è scagliato contro il cane di una coppia a cena in un locale è scattata la lite, culminata con l’accoltellamento.
Ferrandelli ha poi aggiunto che l’atto assolutamente inaccettabile e da condannare, sottolineando che era del tutto ingiustificabile.
Ha spiegato che, anche se l’aggressività del Pitbull avesse potuto rappresentare un problema per il territorio, come già accaduto in altre situazioni, le autorità sarebbero intervenute sul posto con i loro operatori, assicurando il cane alla protezione e alle cure delle strutture veterinarie del canile, eliminando così ogni possibile pericolo.
La vittima e le indagini in corso
Il Pitbull, privo di microchip e con le orecchie tagliate, è stato dichiarato morto sul posto per la gravità delle ferite riportate.
Le forze dell’ordine stanno indagando per identificare l’autore dell’accoltellamento, utilizzando anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
La polizia municipale, insieme alla squadra del canile locale, è intervenuta rapidamente ma non ha potuto fare nulla per salvare l’animale. Le indagini sono attualmente in corso per risalire all’identità sia del proprietario del Pitbull che dell’aggressore.
L’appello delle associazioni animaliste
Le associazioni per la protezione degli animali, tra cui la LAV, hanno condannato fermamente l’episodio, chiedendo un inasprimento delle pene per chi maltratta gli animali.
Giorgia Matesi, responsabile della sede locale della LAV a Palermo, ha dichiarato che atti di tale crudeltà non devono più accadere e ha offerto piena collaborazione alle autorità per identificare il responsabile.
Ecco cosa ha dichiarato la LAV:
Condanniamo il terribile omicidio, per il quale il responsabile è da perseguire d'ufficio da parte delle Forze di Polizia. Ma non solo, anche la stessa detenzione del pitbull era deprecabile. Probabilmente il familiare umano non aveva idea di come gestire una tipologia di cane come questa: il pitbull ha esigenze e bisogni particolari che, se non appagati e quindi frustrati, possono sfociare in condotte aggressive. Sicuramente il cane non andava portato in giro in quel momento privo del guinzaglio. Inoltre, il fatto di non averlo microchippato, esponeva a priori l’animale al pericolo di perdersi per sempre e di essere confuso con un randagio, come infatti è successo. Forse l’uomo già aveva preventivato di abbandonarlo.
Questo tragico evento riporta all’attenzione la necessità di un cambiamento nella gestione degli animali a Palermo.
Ornella Speciale, coordinatrice delle Guardie Zoofile dell’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), ha evidenziato le difficoltà che le associazioni affrontano quotidianamente nel rispondere alle richieste di aiuto.
Ha inoltre sottolineato l’importanza di un cambiamento culturale che parta dai cittadini e si estenda alle istituzioni, affinché episodi del genere non si ripetano.
La morte di questo Pitbull è un triste promemoria delle sfide ancora presenti nella protezione degli animali, richiamando tutti a una maggiore responsabilità e a un impegno concreto per prevenire ulteriori tragedie.