La più grave minaccia per la salute dei cani, specialmente gli esemplari più anziani, è rappresentata dal cancro.
Circa un cane su quattro sviluppa un tumore durante la sua vita, un dato paragonabile a quello umano. Tuttavia, la ricerca scientifica in ambito oncologico veterinario è nettamente indietro rispetto a quella umana, con un ritardo stimato tra i 20 e i 25 anni.
Per l’uomo, il sequenziamento genetico ha trasformato radicalmente le cure e i trattamenti, nel campo veterinario siamo ancora agli inizi di questa rivoluzione. Per accelerare i progressi e migliorare le cure, è nato il Canine Cancer Genome Atlas, un progetto guidato da esperti del settore, tra cui MYLAV, con l’obiettivo di raccogliere dati genetici su larga scala.
Un atlante di dati genetici canini
Il progetto, iniziato nel 2021 sotto la guida del Professor Luca Aresu, insieme al Dottorando Eugenio Mazzone e alla Professoressa Laura Marconato, ha analizzato 770 casi di cancro canino, identificando oltre 34.000 varianti genetiche.
Questi dati, raccolti con il supporto della Midnight Foundation, rappresentano una risorsa inestimabile per la comunità scientifica, accessibile tramite una piattaforma user-friendly che permette la consultazione e l’analisi anche da parte di veterinari non esperti in genetica.
I cani, come gli esseri umani, sviluppano tumori spontanei a causa di condizioni ambientali simili, come età avanzata, obesità o esposizione a cancerogeni.
L’oncologia comparata, che studia i tumori nei cani per confrontarli con quelli umani, ha fatto grandi progressi.
L’atlante genomico canino rappresenta una svolta in questo campo, offrendo una vasta raccolta di dati genetici su 770 casi di cancro e 34.000 varianti genetiche, fornendo una mappa completa della genetica tumorale nei cani.
L’obiettivo è colmare il divario tra oncologia canina e umana, condividendo le scoperte e i possibili bersagli terapeutici.
Un ponte tra oncologia veterinaria e umana
L’atlante non solo supporta la cura dei cani, ma fornisce anche informazioni preziose per la ricerca sui tumori umani, come il linfoma a fenotipo B, che presenta somiglianze tra cani e persone.
L’obiettivo futuro è continuare ad aggiornare l’atlante con nuovi dati genetici per migliorare la comprensione dei tumori e sviluppare terapie sempre più mirate ed efficaci per entrambe le specie.
Tutti i dati dell’atlante sono accessibili all’intera comunità scientifica attraverso una piattaforma user-friendly. Questo strumento innovativo permetterà una collaborazione globale per accelerare la ricerca e migliorare la cura del cancro nei cani, con potenziali applicazioni anche in oncologia umana.
Il Professor Aresu ha dichiarato a Lastampa che si tratta di un progetto in continua evoluzione, che verrà costantemente aggiornato con nuovi dati di sequenziamento e un numero crescente di tumori analizzati.
L’obiettivo è farne una risorsa cruciale non solo per l’oncologia veterinaria, ma anche per quella umana. Tuttavia, la mancanza di finanziamenti adeguati in Europa rappresenta una sfida.
Grazie al sostegno della Midnight Foundation e di MyLav, che finanziano la ricerca oncologica, il progetto è stato possibile. In futuro, verranno integrati dati multipiattaforma, come il sequenziamento dell’RNA e della metilazione, per approfondire la comprensione dei meccanismi molecolari del cancro e sviluppare nuove terapie utili sia per la medicina veterinaria che umana.