Dopo aver conquistato il secondo posto al Festival di Sanremo 2025 con la ballata Volevo essere un duro, Lucio Corsi è diventato uno dei nomi più chiacchierati della musica italiana.
Tra le ipotesi più affascinanti sul suo futuro, quella di una partecipazione all’Eurovision 2025 sembra sempre più concreta. Ma se le luci della ribalta sembrano accendersi tutte per lui, Lucio non dimentica chi è davvero importante nella sua vita: i suoi due cani, Era ed Enea, che lui stesso chiama “fratelli”.
Una musica che parla anche agli animali
Lucio Corsi non è solo un cantautore fuori dagli schemi, ma anche un artista profondamente legato alla natura e agli animali. Fin dal suo primo album, “Bestiario musicale” del 2017, ha usato il mondo animale per raccontare emozioni umane, dedicando ogni brano a una creatura diversa: la civetta, la volpe, l’istrice, il lupo.
In Volevo essere un duro, il brano che lo ha lanciato a Sanremo, cita con ironia e malinconia cani lupo, gazze ladre e galline dalle uova d’oro. Per lui gli animali non sono metafore, ma presenze reali e intime. “Era ed Enea sono i miei fratelli”, ha dichiarato durante la conferenza stampa del Festival, commuovendo giornalisti e fan.
Una sensibilità rara che conquisterà l’Europa?
Lucio Corsi all’Eurovision rappresenta una novità intrigante per l’Italia. In un panorama spesso dominato da performance iperprodotte e ritmi elettronici, la delicatezza visionaria di Lucio potrebbe dimostrarsi la sorpresa che nessuno si aspetta. Con il suo stile onirico, i look disegnati da lui stesso e un’autenticità che buca lo schermo, Lucio sarebbe un rappresentante atipico ma potentissimo.
E chissà, magari dalla platea dell’Eurovision riuscirà a far conoscere al mondo non solo la sua musica, ma anche i suoi “fratelli pelosi”.
Perché, in fondo, chi ha detto che non si possa arrivare in alto… accompagnati da due cani e una visione del mondo così poetica?