A San Giacomo, piccola frazione rurale del comune di Ragusa, si è verificato un episodio inquietante che ha scosso la comunità locale. Numerosi cittadini hanno denunciato la presenza di carcasse di gatti in diverse zone del paese, probabilmente morti a causa di un avvelenamento.
L'allarme del consigliere comunale
A lanciare l’allarme è stato il consigliere comunale Mario Chiavola (PD), che ha richiesto l’intervento immediato della polizia locale, dei carabinieri e dei servizi veterinari dell’Asp. Ecco cosa ha dichiarato:
La situazione è grave e la presenza di bocconi avvelenati potrebbe costituire un pericolo anche per i bambini e gli altri animali.
Si stima che siano almeno una decina gli animali coinvolti, ma il numero potrebbe essere maggiore. Il caso ha generato allarme tra i residenti e indignazione tra le associazioni animaliste locali, che da tempo chiedono maggiori controlli e sanzioni efficaci contro chi commette simili atrocità.
Una nuova legge per proteggere gli animali da questi crimini
Questo episodio arriva a poche ore dall’approvazione definitiva da parte del Senato del Disegno di legge 1308, che rappresenta una vera svolta nella lotta ai reati contro gli animali. La nuova normativa riconosce gli animali come esseri senzienti e introduce pene più severe per chi li maltratta o li uccide.
Tra le novità, spicca l’aumento delle pene detentive fino a quattro anni di reclusione nei casi più gravi, come l’avvelenamento volontario con sofferenze prolungate. Inoltre, l’articolo 544-bis del Codice Penale prevede che, se l’uccisione avviene con sevizie, la multa può arrivare a 60.000 euro.
Sono previste aggravanti se il reato viene commesso in presenza di minori, contro più animali, o se vengono diffuse immagini dell’atto sui social. In casi come quello di San Giacomo, se confermato l’avvelenamento, si configurerebbe un reato punibile con pene reali, non più sostituibili con semplici sanzioni amministrative.
Prevenzione e giustizia: un primo passo
L’auspicio è che questa legge possa diventare uno strumento efficace per contrastare atti di violenza come quello avvenuto a Ragusa. Ma serve anche l’impegno delle autorità locali e dei cittadini per segnalare tempestivamente, vigilare sul territorio e sostenere chi si occupa della protezione degli animali.
Nel frattempo, la comunità di San Giacomo resta in attesa dei risultati delle indagini, con la speranza che i responsabili vengano identificati e perseguiti secondo le nuove, più severe, disposizioni di legge.