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auro cane antidroga

Addio Auro, buon ponte.

© amoreaquattrozampe.it/Instagram

Addio ad Auro, il Pastore tedesco dei Carabinieri che ha fiutato la giustizia per 8 anni

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

Auro, il cane eroe dell’Arma dei Carabinieri, si è spento a 14 anni dopo una vita dedicata alla lotta contro la droga. Salutiamolo insieme.

Si è spento all’età di 14 anni Auro, lo splendido Pastore tedesco che per otto anni ha prestato servizio come cane antidroga nel Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Nicolosi. Addestrato e operativo in numerose province siciliane, Auro è stato un punto di riferimento per i militari e un simbolo di dedizione e coraggio.

Il suo fiuto infallibile ha permesso il sequestro di ingenti quantità di sostanze stupefacenti, meritandogli nel 2018 un elogio ufficiale da parte del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia.

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Una carriera da cane modello

Durante il suo servizio, Auro ha preso parte a svariate operazioni di polizia giudiziaria, ricerche di armi e droga, contribuendo attivamente alla sicurezza dei territori di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna. Ogni missione al fianco dei Carabinieri era per lui una dimostrazione di impegno e intelligenza.

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La sua affidabilità, unita a una straordinaria intesa con il proprio conduttore, lo ha reso una figura esemplare tra le unità cinofile italiane.

Auro è andato in pensione nel 2021, quando l’età non gli permetteva più le fatiche delle missioni. Da allora ha continuato a vivere nel calore della caserma, accanto al suo conduttore, condividendo momenti di quiete e affetto con i colleghi umani e canini.

Il valore insostituibile delle unità cinofile

La storia di Auro è anche il riflesso dell’importanza del Servizio Cinofili dell’Arma dei Carabinieri, attivo da quasi 70 anni con 24 nuclei dislocati in tutta Italia. I cani come Auro non sono semplici “strumenti operativi”: sono compagni fidati, sentinelle silenziose, esseri viventi che salvano vite e combattono il crimine con coraggio e lealtà.

Il legame tra cane e conduttore viene definito, con giusta emozione, “un binomio indissolubile”. Così è stato anche per Auro, adottato dal suo stesso conduttore e accudito con amore fino all’ultimo giorno. La sua morte è stata accolta con sincera commozione da chi ha condiviso con lui anni di lavoro e amicizia.

Auro non è più tra noi, ma la sua storia resta un esempio di dedizione, professionalità e amore. Un cane che ha lasciato un’impronta profonda, silenziosa ma indelebile, nel cuore dell’Arma e di chi crede nel valore degli animali al servizio dell’uomo.

Addio Auro, buon ponte.

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