A Cuneo (Piemonte) una notte di bagordi si è trasformata in una tragedia che ha sconvolto i vicini di casa e indignato l’opinione pubblica.
Nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 agosto 2025, una donna di 40 anni, in stato di ebbrezza, ha ucciso il cane di famiglia gettandolo dal balcone del secondo piano. Ora rischia fino a quattro anni di carcere in base alla legge Brambilla.


La ricostruzione dei fatti
Secondo quanto emerso dalle indagini della polizia e dei carabinieri, l’episodio è avvenuto in un condominio di via 1° Maggio, in pieno centro cittadino. La donna al rientro a casa non è riuscita a trovare le chiavi dell’appartamento. In preda ai fumi dell’alcol, ha sfondato la porta d’ingresso a spallate, generando rumori e urla che hanno svegliato i vicini.
Il cane, un meticcio di piccola taglia, spaventato dal frastuono, ha iniziato ad abbaiare insistentemente. A quel punto la donna lo avrebbe afferrato per il collo e, in un gesto repentino e violento, lanciato nel vuoto. L’animale è morto sul colpo.
Le indagini
Un vicino, testimone diretto della scena, ha immediatamente chiamato i soccorsi ed è entrato nell’appartamento, trovando la donna priva di sensi. Dopo essere stata rianimata, è stata portata in ospedale e successivamente interrogata.
Agli inquirenti ha confessato il gesto, giustificandolo con l’abbaiare insistente del cane. L’accusa è di uccisione di animali, che comporta pene severe: fino a quattro anni di reclusione e una multa che può arrivare a 60mila euro.
Quali sono le conseguenze legali?
Le associazioni animaliste, tra cui la Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, hanno già annunciato la volontà di costituirsi parte civile.
Michela Vittoria Brambilla, promotrice della legge che tutela gli animali, ha parlato di “condotte di intollerabile violenza” che devono essere punite in modo esemplare.
In un post pubblicato su Facebook, l’ex ministro e presidente di LEIDAA ha ricordato che la Legge Brambilla prevede, nel massimo, quattro anni di reclusione e 60mila euro di multa per chi uccide un animale, come contestato nel caso di Cuneo. Ha ribadito che la donna sarà denunciata per uccisione di animale secondo l’articolo 544-bis del Codice Penale e che, secondo la cronaca, si trovava in stato di ebbrezza al momento dei fatti.
Brambilla ha sottolineato che spetta alle autorità qualificare giuridicamente l’accaduto e procedere, mentre LEIDAA interverrà “ovunque e in tutte le forme consentite, compresa la costituzione di parte civile” per assicurare che atti di simile violenza siano puniti come meritano. Ha infine ringraziato la polizia per il pronto intervento e per le indagini in corso.