Stephanie Herfel può ringraziare enormemente il suo Husky siberiano di nome Sierra. La cagnolina è riuscita a rilevare per ben 4 volte il cancro della sua padrona, molto prima che la malattia potesse essere diagnosticata dai medici. È quanto ha raccontato ai media nel corso del 2019.
All'epoca, nel 2013, Stephanie aveva ricevuto la diagnosi di una cisti benigna alle ovaie e stava ricevendo le cure a casa. Sierra ha percepito che qualcosa non andava e ha fatto in modo di farlo capire alla sua padrona.
Un Husky che salva vite
Sierra veniva a posare il muso sulla sua pancia, ma all'epoca Stephanie non ci faceva caso. Sierra ha ripetuto l'operazione molte volte, ma ogni volta la sua padrona non ci badava.
Questo è continuato fino al giorno in cui Stephanie ha trovato Sierra in un armadio, rannicchiata, con il muso sotto la coda, gli occhi umidi e le sopracciglia aggrottate. È stato in quel momento che Stephanie ha avuto un dubbio e ha deciso di consultare un secondo specialista per un secondo parere medico. Questo dottore ha diagnosticato a Stephanie un cancro alle ovaie al terzo stadio.
Dopo un intervento chirurgico e sei mesi di trattamento, Stephanie è riuscita a riprendersi da questo cancro.
Due anni dopo, Sierra ha ricominciato a posare il naso sulla sua pancia e ad annusare. Stephanie ha capito che di nuovo qualcosa non andava ed è andata a consultare un medico. Il dottore le ha comunicato che il cancro era tornato e aveva cominciato a raggiungere il fegato.
Uno studio recente di Experimental Biology ha concluso che l'olfatto di un cane è 10.000 volte più potente di quello di un uomo, il che permette loro di rilevare ciò che il naso di un uomo è incapace di fare.
4 Beagle sono stati testati per vedere se potevano fare la differenza tra un campione di sangue senza anomalie e quello di un paziente affetto da cancro. I risultati hanno mostrato che nel 97% dei casi l'olfatto dei cani permetteva loro di distinguere il sangue malato.
Da quel momento nel 2015, Sierra ha rilevato il cancro della sua padrona altre 2 volte, molto prima che i dottori fossero in grado di vederlo su uno scanner.