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naso di cane in primo piano

Curiosi di sapere come funziona il naso del cane? Vi spieghiamo tutto sul suo tartufo e il suo olfatto!

© Shutterstock

Il naso del cane: tutto sul tartufo di Fido

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Il naso del cane, noto anche come tartufo, è un capolavoro in grado di poter scovare una preda anche a grandi distanze. Tutto quel che c’è da sapere!

Se diciamo tartufo qual è la prima cosa che vi viene in mente? Naturalmente, il naso del cane! Questa piccola meraviglia è sede del suo olfatto e del fiuto sopraffino che rende alcuni esemplari degni di integrare le più famose forze di polizia. Ma vi siete mai chiesti come funziona il naso di Fido?

In questo articolo, noi di Wamiz, abbiamo deciso di proporvi un focus sul tartufo di Fido per spiegare la sua composizione e l’utilizzo dell’olfatto, ma anche per capire come (e se) il naso del cane può essere un valido alleato nel capire lo stato di salute dell’animale.

Come si chiama il naso del cane e come funziona?

Il naso del cane, chiamato in gergo scientifico tartufo, è l’organo atto a ricevere le informazioni captate dal senso dell’odorato.

È, quindi, la sede dell’olfatto di Fido che, grazie ad un numero di cellule olfattive pari a 40 volte quello dell’uomo, è il senso più sviluppato nel cane.

L'olfatto di Fido è infinitamente più sviluppato del nostro. 
©Shuttersock

Fido possiede circa 220 milioni di recettori olfattivi. Quando il cane viene addestrato ad utilizzarli in modo preciso può reperire una preda o un disperso semplicemente seguendo l’odore delle sue cellule epiteliali o del suo respiro.

Anatomia dell’apparato olfattivo del cane

L’apparato olfattivo di un cane è composto dal suo naso, di cui abbiamo precedentemente parlato, ma non solo. Oltre al tartufo, composto da due narici grazie alle quali si inalano aria e odori in genere abbiamo:

  • due cavità nasali altamente sviluppate;
  • la mucosa olfattiva, costituita da uno strato di cellule specializzate nell'olfatto e da nervi collegati al cervello;
  • l'organo di Jacobson, situato appena sopra il palato, coinvolto nel riconoscimento dei feromoni.

Una volta che l’odore viene a contatto con il naso del cane, questo annusa permettendo così alle molecole che compongono l’odore di entrare a contatto con la mucosa olfattiva.

Quando tali molecole vengono assorbite all’interno della narice penetrano nei nervi e raggiungono il cervello. In questo modo l’informazione olfattiva viene trasmessa ai neuroni e Fido può riconoscere l’odore. Naturalmente, tutto questo meccanismo avviene in pochi secondi.

Non tutti gli esemplari hanno un olfatto così sopraffino: quelli con il muso allungato sono generalmente più bravi a seguire le tracce rispetto agli esemplari con il muso schiacciato.

Come capire se il cane sta bene dal tartufo?

Esiste la famosa credenza che sia possibile capire se il nostro amico a quattro zampe sta bene semplicemente toccando il suo tartufo.

Questo criterio non è però particolarmente efficace poiché l’umidità del naso del gatto e del cane cambiano costantemente. Quando il naso del cane è asciutto, caldo e secco non è necessariamente segno di febbre nel cane.

Il solo modo per scoprire se Fido (o Micio) è malato è recarsi dal veterinario e misurargli la temperatura corporea. Se il cane ha il naso secco o il naso bagnato potrebbe semplicemente dipendere da una variazione di temperatura dell'ambiente.

In ogni caso, se cane o gatto presentano secchezza prolungata, spaccature, croste, piaghe o soffrono di depigmentazione sul naso recarsi dal veterinario.
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Perché la punta del naso del cane è più chiara?

Può capitare che il naso del cane sia scolorito in alcuni punti. Questo fenomeno, chiamato depigmentazione, può essere il sintomo di patologie più o meno gravi come:

  • Parassiti;
  • Infezioni virali;
  • Cause genetiche;
  • Dermatiti;
  • Traumi;
  • Malattie autoimmuni;
  • Deficit di melatonina.

Al di là di queste causa, non bisogna dimenticare che esistono anche alcuni esemplari che per loro natura hanno il pelo molto chiaro e rischiano quindi di scottarsi al sole e sviluppare così un fenomeno di depigmentazione del tartufo.

Se si nota che Fido comincia a perdere colorito sul tartufo rivolgersi al veterinario.

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Il forasacco nel naso del cane

Ogni padrone sa che il forasacco è un pericolo che ogni primavera-estate si ripresenta per il nostro fedele amico a quattro zampe.

Queste spighette selvatiche dalle dimensioni molto piccole possono penetrare nella cute di Fido causando infiammazioni e infezioni.

Se Fido durante una passeggiata in campagna dovesse cominciare a starnutire ripetutamente, scuotere la testa, lacrimare in maniera anomala e leccarsi il naso in maniera quasi convulsiva potrebbe aver preso un forasacco nel naso.

Come togliere un forasacco dal naso del cane?

Una volta che ci si rende conto della penetrazione nel tartufo del cane, quel che si deve fare è recarsi dal veterinario perché lo specialista si accerti del grado di profondità a cui è giunta la spiga e cerchi di rimuoverla.

Se il forasacco è molto in profondità potrebbe essere necessario ricorrere all’anestesia per rimuovere il corpo estraneo dal naso del cane.

Nel caso in cui ci si renda conto che la penetrazione è solo lieve è possibile procede all’estrazione con una pinzetta.

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