L’ernia del disco del cane è un problema che, come per gli uomini, colpisce l’animale creandogli problemi, che possono diventare anche molto seri. Il più delle volte provoca dolore e alcuni fastidi generali, che possono essere più o meno intensi a seconda della gravità della situazione. Non c’è da allarmarsi, però, l’importante è capire e far diagnosticare chiaramente l’ernia del disco dal veterinario e, insieme a lui, ricorrere alla giusta terapia che possa da una parte alleviare il problema e dall’altra risolverlo del tutto.
Ernia del disco del cane
L’ernia del disco del cane è una patologia che colpisce soprattutto i dischi intervertebrali della zona cervicale o lombare, ma in realtà può interessare uno qualunque anche degli altri. Comprime il midollo spinale che perde così parte del suo materiale tra gli anelli esterni fibrosi, causando molto dolore e difficoltà nel camminare o nel mantenere semplicemente una posizione corretta. Ci sono diverse classificazioni di ernia del disco del cane, che a seconda del grado può colpire i cani di piccola taglia che hanno le caratteristiche di una colonna vertebrale lunga e delle gambe corte, come il bassotto; i cani di media taglia che la sviluppano con il tempo e nei quali si manifesta gradualmente e la forma acuta, che può causare anche la morte, nei casi più estremi.
Cause dell’ernia del disco nel cane
L’ernia del disco del cane può avere varie cause, tra cui un salto fatto male, il salire e scendere dal divano, una caduta, un urto o in ogni caso un movimento brusco della colonna vertebrale. In realtà, può essere anche la lenta conseguenza di una serie di microtraumi che nel tempo si sono accumulati e aggravati.
Prevenirla non è facile, anzi a volte risulta impossibile. L’unica cosa che si può fare è evitare che il cane, soprattutto se appartiene a una razza tra quelle più a rischio, salti troppo spesso o faccia continuamente le scale. Insomma, sarebbe bene limitare i movimenti che sforzano la zona in cui può svilupparsi l’ernia del disco.
Sintomi dell’ernia del disco del cane
Non è complicato riconoscere l’ernia del disco del cane, o meglio i suoi sintomi sono piuttosto evidenti, quindi più che un’autodiagnosi precisa è facile capire che c’è qualcosa che non va e sarà poi il veterinario a stabilire che effettivamente si tratta di ernia del disco. Tra i sintomi, infatti, c’è una zoppia evidente che non lascia camminare il cane normalmente e che gli procura dolore se prova a poggiare la zampa a terra. Inoltre questo zoppicamento può sfociare in paresi e nella difficoltà di rimanere in equilibrio.
C’è poi una posizione tipica che il cane affetto da ernia del disco assume a causa del dolore che è quella di tenere la testa in giù e inarcare la schiena. Si aggiunge poi una discreta perdita della sensibilità degli arti interessati e una evidente riduzione del tono muscolare. Tutto questo può essere accompagnato da un’incontinenza tale da non riuscire a trattenere feci e pipì.
Costo dell’operazione dell’ernia del disco del cane
Una volta comparsa l’ernia del disco può essere risolta tramite un’operazione. Prima di tutto però sarà necessaria una risonanza magnetica, che metta in evidenza l’effettiva presenza del disturbo e i danni che ha creato. Solo dopo si potrà stabilire di operare per rimuoverla e ridare al cane la possibilità di vivere una vita normale.
Il costo della risonanza può variare dai 300 ai 600 euro mentre l’operazione costa dai 1000 euro in su, a seconda del professionista che se ne occupa. Di certo è spesso e volentieri necessaria, per evitare dolore e fastidio al cane e fare in modo che possa tornare a camminare normalmente.
Il recupero dopo un'ernia del disco del cane
Dopo l’operazione è altrettanto necessario sottoporre l’animale a sedute di fisioterapia, che gradualmente lo aiutino a tornare a deambulare come prima del problema. In questo caso non c’è sempre bisogno di un professionista che se ne occupi, ma basterà seguire le indicazioni del veterinario su quali esercizi il cane ha bisogno di fare per riprendersi lentamente dall’operazione.
Le prime volte sarà meglio tenerlo a riposo nel trasportino e fargli fare i bisogni su un tappetino igienico, senza costringerlo ad uscire fuori casa e fare movimento. Dopo poco però sarà meglio fargli fare delle brevissime passeggiate o dei movimenti delicati, per almeno 3 volte al giorno, per 10 minuti. Gradualmente, poi, aumentate il tempo dedicato agli “esercizi” per un massimo di un’ora, tre volte al dì.