Con il passare degli anni alcuni cani presentano delle anomalie fisiche e motorie che possono insospettire il padrone, soprattutto se l’animale è di razza e fa parte di quelle che per genetica sono soggette a patologie piuttosto serie. Prima fra tutte? La mielopatia degenerativa, che si manifesta proprio in età avanzata. Cosa sappiamo di questa malattia? C’è da preoccuparsi? Come si riconosce? Sono tante le domande che affliggono coloro che vedono il proprio cane soffrire e hanno ricevuto una diagnosi poco incoraggiante. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla mielopatia degenerativa del cane
Mielopatia neurologica degenerativa del cane
La mielopatia neurologica degenerativa è una patologia cronica e progressiva che colpisce alcune razze di cane come il Pastore Tedesco, il Boxer, il Bovaro del Bernese, il Corgie, il Fox Terrier e altre ancora.
Non è rara e compare soprattutto dopo i 5 anni di età, quando il cane non è più giovanissimo e anche se ha sempre goduto di ottima salute. Interessa il midollo spinale e di solito parte dagli arti posteriori fino ad arrivare a colpire la zona del torace.
Non causa dolore anche se rende praticamente invalido il cane (come abbiamo visto nel caso di Falco, cane eroe di Rigopiano), cambiando totalmente il suo stile di vita. Si tratta di una sorta di paralisi che colpisce la zona posteriore dell’animale, rendendolo, tra l’altro anche incontinente.
Sintomi della mielopatia del midollo spinale
I sintomi della mielopatia nel cane sono simili a quelli di alcune malattie diverse, come l’ernia discale o il tumore vertebrale, ma sono in ogni caso molto evidenti e per nulla generici. Il cane, infatti, oltre ad apparire debole, perde l’equilibro, presenta una paralisi agli arti posteriori, che appaiono molto deboli, fino a paralizzarsi totalmente.
Il cane perde l'equilibrio
Il primo segno della presenza di mielopatia degenerativa è la mancanza di equilibrio. Il cane cammina in maniera strana, barcolla e si trascina a fatica. Si nota subito una postura affaticata e diversa dal solito, soprattutto in cani come il Pastore Tedesco e il Boxer.
Debolezza delle zampe posteriori del cane
Le zampe del cane si fanno deboli, quindi l’animale appare in difficoltà quando deve alzarsi da seduto o sdraiato, facendo leva proprio sugli arti posteriori. Difficilmente la mielopatia colpisce le zampe anteriori.
Il cane paralizzato all’improvviso
Se non si riconoscono i sintomi tempestivamente la patologia degenera, essendo una malattia cronica e progressiva. Così l’animale potrebbe diventare paralizzato all’improvviso, ma solo su metà corpo, quella posteriore. Questo è un sintomo da non sottovalutare.
Il DM test
Essendo una malattia congenita, è possibile eseguire un test del DNA chiamato DM test, che indichi la possibilità che il cane sia portatore sano del gene che provoca la mielopatia. Così facendo si può evitare che si accoppi con un altro portatore sano, dando alla luce un cucciolo che in vecchiaia presenterà tale patologia.
Inoltre, la diagnosi di mielopatia si effettua per esclusione, attraverso una risonanza magnetica, che assicuri l‘assenza di altre malattie come il tumore al midollo. Solo dopo aver escluso patologie che presentano gli stessi sintomi, il veterinario potrà dire se effettivamente si tratta di mielopatia e, volendo, fare un test incrociato con il DNA.
Quali cure per il cane affetto da mielopatia degenerativa?
Oltre alla fisioterapia, che aiuta il cane ad allenare muscoli ed ossa colpiti dalla paralisi, evitando che la malattia progredisca velocemente, il veterinario potrà prescrivere una terapia in base al caso specifico. Non c’è possibilità di fermare il progresso della patologia, ma con determinate accortezze si può rallentare, anche di molto, facendo in modo che non degeneri velocemente e regalando al cane la miglior qualità di vita possibile.
L'acido aminocaproico funziona?
Non c’è una cura generica, perché ogni cane è diverso, e la somministrazione di acido aminocaproico con integratori vitaminici, creduto in passato capace di rallentare la progressione della malattia grazie alla sua attività anti-proteasi, non è risultata, in realtà, efficace.
Mai fare di testa propria, quindi: è sempre bene che sia il medico a prescrivere vitamine e cure da fare, quindi evitate il fai da te.