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vaccini per gatti

Quali sono i vaccini per gatti da fare?

© YULIYA Shustik / Shutterstock

Vaccini per gatti: quali obbligatori e quali consigliati?

Verificato da un esperto del mondo animale, Francesco Reina , Assistente Veterinario
Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

I vaccini per gatti non sono tutti obbligatori, ma possono prevenire molte malattie, alcune delle quali mortali. Ecco i doveri di un buon padrone.

I vaccini per gatti sono una realtà analoga a quelli per gli umani, ma come l’uomo anche il gatto ha bisogno di vaccini obbligatori? Contro quali malattie si somministrano? Quali sono gli eventuali effetti collaterali dei vaccini sul gatto?

Ecco di seguito le risposte a queste e tante altre domande sui vaccini grazie alla guida delle vaccinazioni della WSAVA Global Veterinary Community.

Quando vaccinare il gatto?

Un gatto può quindi effettuare la prima vaccinazione a due o tre mesi. I mici, come gli esseri umani, durante le prime settimane di vita sono protetti dagli anticorpi presenti nel latte di mamma gatta.

Questa protezione però dura fino alla settima od ottava settimana di vita e diventa così necessario sottoporre il proprio micio a delle vaccinazioni.

Come avviene la prima vaccinazione del gatto?

Prima di tutto bisogna precisare che i vaccini per gatti non si comprano in farmacia. Per vaccinare il proprio felino bisogna recarsi dal veterinario di fiducia.

Egli, prima di effettuare il vaccino, avrà cura di visitare il felino per accertarsi del suo stato di salute. Inoltre interrogherà il padrone su altri fattori (ambiente in cui vive, stile di vita del gatto, presenza di altri gatti, area geografica, ecc.), in modo da poter pianificare un’adeguata serie di vaccinazioni per proteggere il gatto a 360°.

La prima visita veterinaria

Quando viene effettuata la prima vaccinazione, il veterinario fornisce al padrone il libretto delle vaccinazioni che non dovrà esser perso.

In questa vera e propria «cartella medica» sono infatti precisate le vaccinazioni che il gatto ha fatto, le date dei richiami, i trattamenti farmacologici e le eventuali operazioni chirurgiche.

Il vaccino trivalente

Il primo vaccino, o meglio il vaccino base consigliato per il gatto, è il trivalente. Si tratta di un vaccino contro:

  • gastroentenrite virale (panleucopenia);
  • rinotracheite (herpes virus);
  • calicivirosi (calci virus).

A questi possono aggiungersi (a discrezione del veterinario), in seguito o all’interno di un vaccino pentavalente, quelli contro la leucemia felina (FeLV) e la clamidiosi.

Conosci tutte le malattie dei gatti? Ne parliamo qui

Quanti vaccini deve fare un gatto? La guida della WSAVA

Secondo la WSAVA (The World Small Animal Veterinary Group) Vaccination Guidelines Group del 2015, una guida precisa che riporta le vaccinazioni consigliate per cani e gatti, non ci sono delle vaccinazioni obbligatorie e altre consigliate.

Si parla invece di vaccini per gatti raccomandati (core) o opzionali (non core). In realtà entrambi i gruppi possono variare a seconda del paese in cui il gatto si trova, poiché è la protezione che deve avere è legata all’ambiente in cui vive.

In linea di massima, però, si legge nel documento che «i vaccini core per il gatto sono quelli che proteggono contro le infezioni da virus della panleucopenia felina (Feline Panleukopenia, FPV), herpesvirus felino tipo 1 (Feline Herpesvirus-1, FHV-1) e calicivirus (Feline Calicivirus, FCV)».

Altri vaccini per gatti consigliati a seconda del luogo di “residenza del gatto” sono l’antirabbica, quello contro la clamidiosi e la leucemia felina. 

Vaccini per gatti obbligatori contro la rabbia?

La rabbia è una malattia infettiva che colpisce gravemente il sistema nervoso e la cui trasmissione avviene tramite morso di gatto infetto.

Nel Vaccination Guidelines Group si legge: «Un esempio particolare di un vaccino che può essere considerato core solo in alcune nazioni è quello contro il virus della rabbia. In un’area geografica in cui questa infezione è endemica, il VGG raccomanda che tutti i gatti vengano vaccinati di routine per la protezione della popolazione sia animale sia umana».

La vaccinazione antirabbica non è obbligatoria in Italia, ma se si vuole viaggiare in Europa in tutta libertà con il proprio micio è necessario eseguire questo vaccino. 

Vaccino FIV 

La FIV (Sindrome da immunodeficienza felina) è una malattia che può colpire il gatto nel suo sistema immunitario e renderlo soggetto a malattie.

Il contagio avviene tramite il morso di un gatto infetto, ma non è possibile trasmettere questa malattia all’uomo. Purtroppo, a oggi, nessun tipo di vaccino per la FIV è disponibile. 

Leucemia felina: cos’è e perché vaccinare il gatto

La leucemia felina è una malattia molto grave che il gatto può contrarre attraverso il contatto (feci di gatto malato, urina infetta, sangue, muco).

Questa patologia danneggia il sistema immunitario in modo irreversibile, per questo motivo i sintomi variano da problemi agli apparati, a sintomatologia della cute, predisposizione a tumori o all’anemia.

La FeLV è incurabile e può portare al decesso del gatto in poco anni, per questo motivo è importante vaccinare il gatto.

Quanto costa vaccinare un gatto e fare il richiamo?

Il costo del richiamo del vaccino è lo stesso del vaccino stesso, ma questi prezzi possono variare molto e non è possibile, dunque, dare una forchetta precisa della spesa.

Come già precisato l’età giusta per i vaccini è intorno ai 2-3 mesi di vita del micio. Alla prima vaccinazione seguirà un richiamo dopo 3 o 4 settimane, in seguito la cadenza sarà annuale.

Vaccinazione del gatto ed effetti collaterali

Può capitare che il vaccino possa avere degli effetti collaterali, per questo motivo il veterinario ha cura di studiare un piano su misura per il nostro amico a quattro zampe in modo da effettuare solo i vaccini per gatti più utili evitando così di esporre il gatto a eventuali problemi.

Tali effetti collaterali possono essere lievi (abbastanza comuni) o gravi (molto rare). Quelle di lievi entità sono:

  • febbre leggera;
  • letargia;
  • inappetenza;
  • starnuti;
  • gonfiore nel sito dove è stata effettuata l’iniezione;
  • zoppia.

Per quanto riguarda le conseguenze gravi si è a conoscenza della possibilità che un gatto sviluppi un sarcoma (un tumore) nel sito dove è stata effettuata l’iniezione. 

Non voglio vaccinare il gatto: cosa succede?

Se a un’altra epoca si poteva non vaccinare il proprio gatto oggigiorno per i cambiamenti a cui è soggetto l’ambiente e lo stile di vita che conducono i gatti da appartamento non è consigliabile.

I vaccini per gatti infatti il modo più semplice di proteggere il proprio animale domestico dalle  malattie infettive più diffuse che possono portare anche a conseguenze tragiche.

Inoltre in alcuni paesi dell’Unione Europea esiste l’obbligo di vaccinare il proprio gatto. Per questo motivo se si viaggia spesso in compagnia del felino è necessario eseguire alcune vaccinazioni (a seconda del paese).

Prima di viaggiare con il proprio gatto informarsi delle eventuali vaccinazioni obbligatorie nel paese in cui ci si sta recando.

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