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Quali sono le regole per le vaccinazioni di gatti d'appartamento?

© Mr.Nikon / Shutterstock

Le regole da seguire per le vaccinazioni di gatti d’appartamento

Di Clara Amodeo Redattrice

aggiornato il

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Le vaccinazioni di gatti d’appartamento devono seguire un protocollo rigido per evitare complicazioni di salute ai felini e tutelare i familiari.

Come per gli uomini, anche per gli animali è importante sottoporre questi ultimi alle profilassi medicali di cui hanno bisogno per mettere al riparo la loro  - e la nostra - vita da malattie potenzialmente pericolose per il loro stato di salute. Un discorso di questo tipo vale a maggior ragione per le vaccinazioni di gatti d’appartamento.

Questi ultimi, infatti, anche se vivono la maggior parte della loro vita in casa, vanno vaccinati perché anche qui potrebbero entrare a contatto con altri gatti o con malattie (in alcuni casi veicolate da noi umani) che potrebbero rappresentare un grave danno per la vita del felino.

In generale, infatti, ci sono alcune malattie del gatto che sono molto pericolose, per cui sono stati sviluppati delle vaccinazioni per gatti d’appartamento che potrebbero salvare loro la vita. Vediamo quali sono e quando dovrebbero essere fatte.

Cosa si intende con vaccinazioni di gatti d'appartamento?

La vaccinazione protegge il gatto dalle malattie infettive stimolando il sistema immunitario a produrre gli anticorpi (elementi difensivi deputati a proteggerlo in caso di aggressione da parte di taluni microrganismi patogeni).

Quando parliamo di vaccino, infatti, ci riferiamo, in realtà, a un virus o microrganismo che, dopo essere stato trattato, causa la malattia a seguito dell’iniezione nel corpo del gatto.

Solo in questo modo l’organismo impara a riconoscere quel particolare virus o batterio e, qualora incontrasse la forma patogena (ossia quella non trattata e quindi veramente pericolosa) saprà riconoscerla e combatterla subito, prima che questa abbia la possibilità di fare dei danni.

È necessario vaccinare un gatto d'appartamento?

Se ne evince che sì, è necessario vaccinare un gatto d'appartamento: questa attività, infatti, non solo non fa male (alcuni, addirittura, pensano, erroneamente, che le vaccinazioni di gatti d'appartamento siano più pericolose della malattia) ma, al contrario, stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi contro quelle determinate malattie.

Un altro errore comune, poi, è quello di aspettare a operare le vaccinazioni di gatti d’appartamento tra i 5 e i 6 mesi della loro vita, nella convinzione che prima sia troppo piccolo.

Ma non c’è nulla di più sbagliato: in questo modo, infatti, non si è fatto altro che lasciarlo scoperto e a rischio per mesi, gli stessi durante i quali potrebbe aver già contratto la malattia.

Le vaccinazioni del gatto vanno fatte attorno ai 2-3 mesi di vita, ma sarà il veterinario a sapere esattamente quando fare i vaccini al gatto in base allo sviluppo del micino.

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I vaccini per il gatto in appartamento

Da cosa iniziare, dunque? Dalla vaccinazione trivalente, naturalmente, che è considerata la vaccinazione base consigliata ad ogni gatto: essa protegge dalla possibilità di contrarre infezioni da virus che provocano:

  • rinotracheite virale (malattia causata dall’Herpesvirus, che danneggia il naso e le vie respiratorie, facendo sanguinare e portando forte dolore).
  • calicivirosi (malattia che colpisce bocca e gola con la formazione di placche molto dolorose che, il più delle volte, impediscono al gatto di mangiare).
  • panleucopenia (o, più semplicemente, “parvo”, è una grave malattia che colpisce i gatti più piccoli, portando a problemi al cervello.
Controllo annuale dal veterinario: ecco perché è importante!

I vaccini facoltativi per i gatti

Ci sono poi anche dei vaccini “facoltativi”, si tratta di iniezioni preventive che non devono essere effettuate per obbligo, ma che comunque alcuni veterinari hanno tendenza a suggerire, soprattutto se si vive in una casa con diversi esemplari.

Tra questi vaccini quelli più frequenti sono quello per prevenire la clamidiosi, una malattia frequente nelle colonie feline che dà gravi problemi all’occhio del gatto causando una congiuntivite permanente, e quello contro la leucemia felina (FELV).

Cos'è la leucemia felina?

Si tratta, insieme all'AIDS felino, di una delle malattie più pericolose per i nostri amici baffuti. È un'infezione causata da un retrovirus che si sviluppa all'interno dell'organismo e provoca immunodeficienza, infezioni secondarie e diversi tipi di cancro.

Data la gravità della malattia alcuni veterinari tendono a suggerire di effettuare il vaccino, ma altri hanno tendenza a non credere che tale profilassi preventiva possa essere efficace nel gatto.

I vaccini contro la rabbia

Non è obbligatorio per i gatti che vivono in appartamento, ma è consigliato per quelli che viaggiano è, invece, la vaccinazione contro la rabbia.

Nel nostro paese questa patologia non è sviluppata, quindi non c'è bisogno di proteggere il felino dal contagio. Esistono, però, in Europa e nel resto del mondo delle regole che impongono l'obbligo di questo vaccino.

Prima di viaggiare con il gatto, informarsi sulle regole mediche del paese di destinazione. Chiedere, sempre consiglio al proprio veterinario di fiducia che saprà suggerire i vaccini più adatti al micio a seconda del suo stile di vita, della razza e dello stato di salute.

Ciclo di vaccinazioni e richiami annuali: vaccinare annualmente

Ma quando vanno effettuate le vaccinazioni di gatti d'appartamento?

La prima vaccinazione va somministrata ai micini che hanno otto/nove settimane di vita ma, affinché i gatti mantengano una corretta protezione nel corso della loro vita, è fondamentale che siano rispettati i protocolli di vaccinazione, con un secondo richiamo dopo circa 3/4 settimane dal primo e poi il richiamo ogni anno.

Esistono, infine, delle linee guida redatte per i veterinari, da associazioni, anche a livello mondiale, che stabiliscono i tempi ed i modi per effettuare i vaccini nel gatto, ma anche nel cane.

Una di queste associazioni è la WSAVA (World Small Animal Veterinary Association), che ha istituito le Vaccination Guidelines Group (VGG ) dal 2006, stilando un documento di linee guida per i vaccini.

Ultimo, ma non meno importante, punto su cui è bene riflettere è il seguente: le vaccinazioni sono un atto medico anche per gli animali e, come tali, spetta al proprio veterinario (e non all’uomo comune) farle. Alcuni pensano, erroneamente, che vaccinare il proprio gatto sia semplice ed a portata di tutti, in realtà non è così.

Fare le vaccinazioni di gatti d’appartamento, infatti, non significa solo fare un’iniezione, ma anche sapere come va conservato quel vaccino, quando va inoculato, il punto esatto in cui bisogna iniettare il medicinale, quando fare i richiami stabiliti dal libretto delle vaccinazioni e capire se il gatto in quel momento è in buona salute e in grado di sopportare il vaccino.

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Articolo revisionato da:

Francesco Reina
Assistente veterinario 

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