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dieta barf gatto
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Dieta BARF gatto: cos’è e come realizzarla

Di Coryse Farina Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Avete sentito parlare della dieta “BARF gatto” ma non sapete di cosa si tratta? Ecco cos’è, come realizzarla ed i pro e i contro dei veterinari.

Che i gatti siano carnivori è cosa nota, per questa ragione nasce la dieta Barf gatto, studiata appositamente per i vostri amici felini.
La dieta Barf consiste nel somministrare al vostro micio delle razioni di cibo formate principalmente da carne cruda, ossa, verdure grattugiate, uova e grassi animali. Proponendo al felino un’alimentazione totalmente cruda, tutti i principi nutritivi rimangono inalterati e il gatto assimila meglio gli alimenti.

La dieta Barf per il gatto, proviene da quella pensata e studiata per il cane che, discendendo dai lupi, in natura è portato a mangiare carne cruda e ossa. Essendo anche il gatto un predatore che istintivamente mangia lucertole, topi e uccelli, si è pensato che una dieta a base di alimenti crudi, possa soddisfare a pieno le sue esigenze.
Secondo gli studiosi, la dieta Barf migliorerebbe la salute del gatto, evitando le malattie provocate da un’alimentazione sbagliata.

Opinioni sulla dieta BARF

Per il momento, sono molte le opinioni contrastanti dei veterinari. Il problema principale è che non si hanno ancora le prove scientifiche che la dieta Barf faccia realmente così bene al gatto. 
Alcuni manuali per medici veterinari come l’Applied Veterinary Clinical Nutrition, di A. Fascetti, del 2012, (capitolo 8, pag. 96), sostengono con chiarezza che non esistono ancora delle fonti scientifiche di supporto a questo tipo di alimentazione.
È quindi bene non dare per vero tutto ciò che si può leggere online e affidarsi ad un veterinario. 
I dubbi principali, sono scaturiti dal fatto che, anche se in natura il gatto mangi uccelli e topi, non è detto che cibarsi di solo questi alimenti gli faccia bene. È importante ricordare che i gatti, che generalmente si nutrono di carne cruda, sono i gatti selvatici che, allo stesso tempo, hanno un’aspettativa di vita più bassa di quella di un gatto da appartamento.

Finché non esistono prove scientifiche, il nostro consiglio è dunque di iniziare questa dieta, solo e soltanto dopo aver consultato con il vostro gatto, un veterinario esperto che vi dica la sua opinione. È probabile che il vostro micio presenti problematiche particolari che gli impediscono delle diete del genere.

Vantaggi di una dieta Barf:

  • Alimentazione molto vicina a quella di un gatto selvatico
  • Non presenta conservanti e additivi
  • L’assenza di carboidrati impedirebbe l’obesità felina e il diabete
  • Si controlla meglio ciò che viene somministrato al gatto, impedendogli l’assimilazione di sostanze chimiche presenti in molte crocchette industriali

Svantaggi di una dieta Barf:

  • Nessuna fonte certa che provi il reale beneficio e la riduzione di alcune patologie
  • Se il vostro animale domestico ingurgita quantità in eccesso di alcuni organi come il fegato, si va incontro a malattie come il “gatto di legno”
  • Le ossa, quelle di mucca, e se non tritate bene, possono perforare l’intestino del gatto
  • L’uovo crudo, a causa dell’alto tasso di avidina, impedisce l’assorbimento della biotina del gatto, provocandogli problemi alla pelle
  • Per finire vi è la possibilità che il gatto prenda malattie infettive che derivano dalla carne cruda

Come fare una dieta Barf per il gatto

Se in seguito ad un colloquio con il veterinario, questo vi conferma la possibilità di iniziare una dieta Barf gatto, potrete cominciare questo percorso con il vostro felino.
La prima cosa da ricordare, e la più importante soprattutto, è l’acquisto di carne cruda di qualità. Evitate ad ogni costo di comprare le frattaglie di carne cruda online poiché non avrete mai la certezza di dare un alimento sano al vostro felino. Dato l’alto rischio di malattie infettive, è meglio essere estremamente prudenti.

Dosi

Per le dosi, è importante rivolgersi ad un veterinario esperto in dieta Barf. In base al sesso, alle abitudini giornaliere, al peso ed agli eventuali problemi del gatto, vi proporrà la dieta più adatta.
Non provate a fare una dieta Barf a modo vostro. Potrebbe provocare gravi problemi di salute al gatto.

Alimenti della Dieta Barf gatto

  • Carne cruda: di alta qualità, possibilmente certificata
  • Ossa: triturate finemente. Deve restare solo polvere, date le membrane esofagee molto sottili del gatto.
  • Vegetali: i gatti, anche se carnivori necessitano di vegetali. Normalmente assimilano quelli predigeriti delle loro prede, se però si tratta di un gatto da appartamento, è bene che il suo pasto sia composto da almeno il 25% di vegetali. Per questa dieta servono dunque frullati vegetali a base di frutta, erbe aromatiche e verdure. Fate molta attenzione, alcune verdure crude, sono altamente tossiche per i mici. Se non avete il tempo, è possibile anche grattugiare la verdura oppure somministrare al gatto delle zuppe già pronte. In tal caso fate attenzione a che non ci siano conservanti e molto sale.
  • Calcio: il calcio è indispensabile al corretto sviluppo e mantenimento delle ossa del micio. In natura, il gatto si nutre di calcio attraverso le ossa che mangia, ma per una dieta casalinga è bene integrare l’alimentazione con la polvere minerale di calcio e fosforo.
  • Grassi: per finire l’ultimo alimento concesso nella dieta Barf gatto è l’aggiunta di vitamine e acidi grassi presenti ad esempio nell’olio di fegato di merluzzo e nell’olio di salmone.

Tutti questi alimenti, secondo le dosi prescritte da un medico vanno tritati e mescolati tra loro, per poi essere somministrati al vostro animale proprio così, nudi e crudi.

Come passare alla dieta Barf gatto

Se il vostro gatto è sempre stato abituato ad una dieta a base di crocchette o cibi cotti, potrebbe risultare difficile passare ad una dieta Barf. 
Per tale ragione, vi consigliamo di discuterne con un veterinario affinché possa tracciare la strategia alimentare più adatta al vostro felino.

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