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leone gatto scuoiato

Addio a Leone, il gatto scuoiato ad Angri è morto.

© Erminio Cioffi / Facebook

Addio a Leone, il gatto scuoiato è morto dopo giorni di agonia

Di Grazia Fontana Country Manager

Pubblicato il

Dopo circa 3 giorni, Leone, il gatto scuoiato vivo ad Angri, è morto. Non riusciva più a sopportare questa agonia. Il grido dei veterinari è uno solo.

Angri, provincia di Salerno. È l'8 dicembre, giorno dell'Immacolata Concezione, giorno di inizio delle feste natalizie, periodo in cui dovremmo essere tutti più buoni. Eppure... Eppure accade che il canile di Cava De' Tirreni pubblica un post su Facebook in cui afferma che è stato trovato un gatto per strada ridotto in fin di vita, peggio ancora: scuoiato vivo.

Senza pensarci due volte, il medico Luigi Toro che ha trovato il gattino in quelle condizioni porta subito il povero micetto presso le cure dell'ambulatorio veterinario.

Ridotto pelle e ossa

Immediatamente preso in cura dal canile locale, il povero gattino è arrivato in una situazione «non grave, ma gravissima», come gli stessi operatori scrivono in un post Facebook. Qualche demonio, probabilmente annoiato dalla propria insulsa vita, aveva deciso di rovinare quella di un innocente quattro zampe, ridotto pelle e ossa, con solo qualche pelo tra la testa e le zampette.

Gli operatori del canile, però, non si arrendono e, colmi di speranze, curano giorno dopo giorno Leone, questo il nome dato al micetto, perché di fronte alla crudeltà umana, lui non si è arreso e ha combattuto con tutte le sue forze, da vero re degli animali.

Buon ponte, Leone

Purtroppo, però, domenica 10 dicembre Leone ha smesso di combattere. Il povero gatto scuoiato vivo è morto lasciando questo mondo pieno di crudeltà e attraversando l'arcobaleno per raggiungere un posto migliore. Un posto dove sicuramente gli animali vengono rispettati come esseri supremi.

Perché è questo quello che manca nel nostro mondo: stiamo arrivando al 2024 e ancora non si è capito che gli animali sono esseri viventi e senzienti proprio quanto l'uomo. Gli animali non sono giocattolini da spogliare e torturare a proprio piacimento per passarsi il tempo. Occorre più rispetto. Occorrono, soprattutto, pene severe. Quando i colpevoli verranno realmente puniti per quanto fatto, forse, ci si penserà due volte prima di fare del male a un essere indifeso.

Il dottor Luigi Toro, intanto, ha aperto un fascicolo da presentare alla Procura e una petizione è stata lanciata su Change.org. Il grido è uno solo: «Leone avrà giustizia».

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