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cane dal veterinario fa il test del dna a bolzano

Un provvedimento contestato.

© jaminriverside / Pixabay

Dal 2024 a Bolzano sarà obbligatorio tracciare il DNA dei cani: arrivano le critiche

Di Ilenia Colombo Redattrice | Community Manager

Pubblicato il

In Trentino Alto Adige dal 1 gennaio 2024 sarà obbligatorio tracciare geneticamente Fido, come prevede la recente legge provinciale sul DNA dei cani.

Bolzano. Entro il 31 dicembre tutti i proprietari di cani dell'Alto Adige dovranno sottoporre i propri animali al test del DNA.

La contestata legge entra nella fase operativa. Ecco gli ultimi aggiornamenti sul provvedimento altoatesino.

Perché occorre tracciare geneticamente i cani?

Lo scopo del test del DNA ai cani è profilare geneticamente i quattrozampe per multare i proprietari in caso di mancato rispetto delle norme, come le deiezioni lasciate in giro o il maltrattamento e abbandono degli animali.

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Ma una sanzione la rischia anche chi non fa tracciare il proprio amico a 4 zampe, con multe che vanno dai 292 ai 1.048 euro.

Al momento sono stati effettuati tra i 2.000 e i 5.000 test su oltre 40.000 esemplari censiti in Alto Adige, ma il processo è contestato per ragioni politiche, economiche, etiche e morali. Il costo del test del DNA ai cani è di 65 euro negli ambulatori pubblici e circa il doppio presso i veterinari privati.

Il discusso test del DNA ai cani

Questa legge è stata voluta dall’assessore Arnold Schuler che afferma che non ci saranno proroghe e che la legge deve essere rispettata entro la scadenza.

Tuttavia, emergono divergenze di opinioni tra i cittadini e i partiti, con alcuni contrari alla legge sulla profilazione dei cani.

Alcuni proprietari si rifiutano o non sono in grado di sottoporsi all'analisi genetica per motivi economici, e la lista d'attesa per l'esame è lunga.

Franz Hintner, presidente dell’ordine altoatesino dei veterinari, rinnova le sue critiche al provvedimento per ragioni pratiche ma anche di equità, dicendo che gli obblighi riguardano solo i cittadini e non anche i cani delle migliaia di turisti che ogni anno visitano la regione.

I veterinari sono critici nei confronti del regolamento, sostenendo che non risolve il problema e che i costi sono elevati. Sollevano anche domande sulla fattibilità pratica dell'analisi del DNA, inclusa la gestione dei campioni di feci e la questione dei cani non registrati o provenienti da altre zone.

Alcuni suggeriscono alternative come multe pesanti per chi sporca e più contenitori per la raccolta delle deiezioni.

Al momento il servizio è gestito dai veterinari e dal canile sanitario Sill di Bolzano, dove la lista d’attesa per i test arriva fino ad aprile, e le prenotazioni sono state bloccate.

La prossima settimana dovrebbero iniziare le trattative per affrontare la questione all'interno della giunta provinciale.

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