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aron il cane bruciato vivo a palermo

Aron, il cane bruciato vivo a Palermo.

© martinandoarte LNDC / TikTok, Facebook (Immagine creata con IA)

Video: Una candela per Aron, il cane bruciato vivo a Palermo. L'appello dei cittadini

Di Grazia Fontana Country Manager

Pubblicato il

Aron, il cane bruciato vivo a Palermo è morto. I cittadini lo hanno ricordato con una cerimonia commemorativa al grido di giustizia.

Aron, il cane bruciato vivo a Palermo lo scorso 9 gennaio si è spento nella notte tra il venerdì e il sabato seguente. La sua storia ha evidenziato ancora una volta come ci sia una mancanza a livello legislativo.

La LAV, Lega antivivisezione, ha organizzato un evento commemorativo nel capoluogo siciliano per ricordare il povero Pitbull dato a fuoco da un uomo senza anima e cuore.

L'emozione dei cittadini

Sono attimi di emozione quelli vissuti dai palermitani domenica 14 gennaio, che alle ore 17 si sono riuniti davanti alla Clinica veterinaria Zarcone dove il piccolo quattro zampe è stato preso in cura prima di raggiungere il ponte dell'arcobaleno. Aron adesso riposa in pace, anche se il suo corpo si trova ancora all'interno dell'ambulatorio, in attesa delle indagini in corso.

Pochi metri lo separano da una folla di cittadini che, tra lacrime e grida di rabbia, ha acceso una candela in sua memoria e in ricordo di tutte le vittime di maltrattamento animale.

L'occhio per occhio, però, non è una soluzione. Come la stessa Giorgia Matesi, responsabile della LAV Palermo ha affermato con grinta, servono solo due cose in questo momento: intervenire sulle leggi, per rendere più severe le pene, e intervenire sull'educazione civica sin dalla più tenera età.

Il problema giuridico

Il problema è proprio a livello legislativo: Carmelo Russo, l'uomo accusato di aver dato fuoco ad Aron (come lui stesso ha confermato), attualmente è ancora a piede libero. Nonostante la legge dica che per maltrattamento animale possano esserci sino a due anni di reclusione, l'imputato sconta la pena in carcere solo se contrae una pena al di sopra dei quattro anni.

Secondo alcuni testimoni presenti al momento di raccoglimento, pare che un uomo sia stato, invece, fermato dai Carabinieri per aver colpito Russo con un ombrello. A quanto pare, al momento, la legge interviene solo se c'è violenza su un essere umano. 

Studi mondiali hanno provato che chiunque sia violento con un animale, possa esserlo anche con un essere umano. Dobbiamo quindi aspettare che quest'uomo a piede libero possa prima far del male a un bambino, a un anziano o a qualsiasi uomo o donna che sia, prima che vengano presi provvedimenti?

Ai parlamentari, adesso, il DOVERE di esaminare e approvare un nuovo disegno di legge.

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