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cane bruciato vivo a palermo

Palermo, un cane è stato bruciato vivo dal suo padrone.

© LAV Palermo / Facebook

Palermo: cane bruciato vivo in pieno centro. La polizia salva il padrone dal linciaggio

Di Grazia Fontana Country Manager

Pubblicato il

Padrone dà fuoco al cane in pieno centro a Palermo. L'animale è ancora vivo, ma in condizioni critiche. L'uomo ha rischiato il linciaggio dalla folla.

Palermo, 9 gennaio. Siamo in via delle Croci, in pieno centro città, quando, durante la serata, un uomo decide di legare il suo cane Pitbull a un palo e dargli fuoco.

I passanti si accorgono subito della triste scena avvenuta nei pressi della chiesa di Santa Maria del Monserrato e intervengono immediatamente, trasportando poi il cane alla clinica veterinaria della zona.

Le condizioni di Aron, il cane bruciato vivo

Secondo l'ultimo aggiornamento della LAV Palermo dell'11 gennaio, Aron al momento è stabile, anche se le sue condizioni restano critiche e la prognosi riservata. La LAV, inoltre, sta cercando di ottenere la custodia giudiziaria.

Il proprietario del cane pare sia un occupante abusivo già conosciuto dalle forze dell'ordine, poiché il 24 dicembre aveva bruciato sterpaglie durante la notte. L'uomo ha rischiato il linciaggio della folla se non fosse intervenuta la Polizia che lo ha portato via dalle mani di chi avrebbe voluto far giustizia da sé per il povero Aron.

Un problema nazionale

E giustizia è ciò che manca in questo momento: non c'è, infatti, una Legge che provveda realmente a punire con pene severe chiunque maltratti gli animali. Siamo reduci delle tristi vicende di Leone 1, ad Angri, e di Leone 2, a Barletta, eppure nessuno ancora dai piani alti sembra muoversi.

Secondo la criminologa Roberta Bruzzone, l'unica soluzione al momento sarebbe la valutazione psichiatrica dell'uomo in cui verrebbe riconosciuta una "pericolosità sociale" che permetterebbe così di applicare una misura di sicurezza. Quale? Quello di inserirlo in una REMS (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza). Peccato, però che, come la stessa criminologa afferma, al momento sia molto più semplice «trovare un posto in uno shuttle per Marte».

Il soggetto in questione sembra sia già a piede libero a 24 ore dal crimine e sui social la sua foto scorre di bacheca in bacheca con i cittadini pronti a tutto purché giustizia, in un modo o nell'altro, venga fatta.

Quand'è che lo Stato capirà che serve una Legge per la protezione degli animali? Fino a dove dobbiamo arrivare? Dobbiamo ancora perdere altri quattro zampe innocenti o dobbiamo davvero arrivare alla deriva dell'occhio per occhio, dente per dente?

Intanto, Aron, tutte le nostre preghiere sono per te. Non mollare!

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