Il giorno di Pasqua può portare con sé miracoli inaspettati. Proprio come quello che ha visto protagonista un cane di razza Yorkshire e una coppia di residenti di Pontecorvo, in provincia di Frosinone.
Ecco la storia di Pasqualino e del suo salvataggio, immortalata in un video.
Il ritrovamento della busta
Gianna e Tonino - una coppia di residenti del luogo - stavano passeggiando lungo la via Ravano, quando notano una busta che si muoveva leggermente, accompagnata da flebili guaiti. Senza esitazione, i due si sono avvicinati e l’hanno aperta immortalando il momento in un video.
Il video mostra la scena in cui Tonino apre la busta e timidamente si comincia a intravedere il muso di un cagnolino.
Si tratta di un cucciolo di Yorkshire che, trovato il giorno di Pasqua, è stato ribattezzato Pasqualino: è un nome che simboleggia il miracolo della vita che si rinnova e la rinascita dopo le tenebre dell'abbandono e della disperazione.
Una nuova vita per il cane Pasqualino
Il piccolo era visivamente provato e sull’orlo della morte. La scelta di abbandonare un essere così indifeso in una busta, lasciandolo al suo destino in una zona periferica della città, ha suscitato indignazione e sgomento nei cuori di Gianna e Tonino.
Tuttavia, anziché lasciare che il destino prendesse il suo corso crudele, hanno deciso di intervenire tempestivamente. Così, hanno soccorso il cucciolo, fornendogli cure e conforto immediati, e lo hanno accolto nella loro famiglia con amore e gratitudine.
Nel messaggio che accompagna il video, la coppia esprime la sua indignazione verso chi ha compiuto l'atto crudele dell'abbandono e invita alla riflessione su quale debba essere il destino di coloro che abbandonano gli esseri viventi. È un appello alla responsabilità e alla compassione, un grido di speranza per un mondo in cui gli atti di gentilezza e solidarietà possano prevalere sull'indifferenza e sull'egoismo.
Pasqualino, il cucciolo miracolato di Pontecorvo, rappresenta una testimonianza vivente della forza dell'amore e della bontà che può caratterizzare l’essere umano. La sua storia ci ricorda che anche nei momenti più bui, c'è sempre spazio per la luce e per la speranza.