Un giovane American Pit Bull Terrier ha compiuto un'avventura insolita che ha fatto il giro del web.
La vicenda ha attirato parecchia attenzione su tematiche importanti come la negligenza dei proprietari degli animali e il benessere dei cani di razza.
Il viaggio inaspettato di un Pitbull sul treno
Il cane si è allontanato dalla sua proprietaria per poi ritrovarsi da solo nella stazione di Anzola dell'Emilia, in provincia di Bologna.
Appena ne ha avuto l'occasione è entrato sul vagone di un treno in direzione Bologna. Poco dopo è stato notato da una donna in viaggio che lo ha preso in custodia.
Una volta arrivato al capolinea, il Pitbull è stato affidato alla Polizia Ferroviaria. Grazie al microchip del cane, gli addetti hanno potuto rintracciare la proprietaria. La donna, sollevata, ha potuto per fortuna riabbracciare il suo amico a quattro zampe sano e salvo.
Riflessioni sulla vicenda
Se da un lato questa storia ha avuto un lieto fine, dall'altro porta a profonde riflessioni. Ci si chiede ad esempio come sia possibile che un cane viaggi da solo su un treno. colpa risiede purtroppo nella negligenza da parte della proprietaria.
Spesso, come nel caso dei Pitbull, la scelta di un cane ricade esclusivamente sull'aspetto estetico o sulla presunta forza. Non si tengono però in considerazione le loro esigenze e caratteristiche specifiche. Questo atteggiamento particolarmente superficiale porta a episodi di maltrattamento e abuso di razza, con gravi conseguenze per gli animali.
Se l'avventura del Pitbull fosse andata in un altro modo, ad esempio con l'incontro con un altro cane e un potenziale conflitto, l'attenzione si sarebbe focalizzata sulla pericolosità della razza canina, alimentando il pregiudizio che circonda ingiustamente i Pitbull.
Invece, ciò che emerge molto chiaramente è la responsabilità umana: la noncuranza della proprietaria ha messo a rischio il benessere del cane, esponendolo a pericoli e creando disagio agli altri passeggeri del treno.