Un video pubblicato sui social media ha scatenato accese discussioni, mostrando un cane con il pelo tagliato e tinto per ricordare uno scheletro in occasione dell’avvicinarsi di Halloween.
Mentre alcuni lo vedono come un’espressione di tolettatura creativa, altri sollevano gravi preoccupazioni sul benessere dell’animale, accusando i proprietari di maltrattamento.
Creatività della tolettatura canina?
Negli ultimi anni, la tolettatura dei cani è diventata sempre più una forma d’arte. Colori vivaci, forme bizzarre e “costumi” temporanei sono diventati popolari, come nel caso del cane Edea, mascherato da scheletro per Halloween.
Il video, diventato virale, ha attirato milioni di visualizzazioni e cuori sui social, dimostrando come molti trovino affascinante questa espressione creativa.
La polemica sul maltrattamento animale
Non tutti, però, hanno apprezzato questa trasformazione. Molti utenti hanno criticato la scelta di tingere e tagliare il pelo dell’animale in questo modo, sollevando questioni etiche. Il dibattito si è acceso attorno alla domanda: fino a che punto la tolettatura creativa può essere considerata innocua?
Alcuni sostengono che il cane possa subire stress e danni fisici, mentre altri affermano che i prodotti utilizzati siano sicuri e che l’animale non abbia sofferto durante il processo.
Su Instagram, la veterinaria Valentina Chiapatti ha commentato questa pratica in un video. La dottoressa spiega prima di tutto che i cani provano vergogna. Una pratica di questo tipo può quindi portare ad un aumento di stress nel cane.
La Chiapatti ha poi aggiunto che andando a cambiare l’aspetto dell’animale si rischiano anche dei problemi di comunicazione: gli altri cani possono non riconoscere questo esemplare come loro simile. Inoltre, l’odore dei coloranti può non solo coprire l’odore dell’animale, ma anche infastidirlo.
Questa vicenda ci porta a riflettere su un tema delicato: il confine tra creatività e rispetto per il benessere degli animali. Mentre l’arte e l’espressione personale sono aspetti preziosi della nostra società, è fondamentale chiedersi se ne valga davvero la pena quando la libertà e il benessere di un essere vivente vengono messi a rischio.
Forse, prima di tingere un pelo o imporre un trattamento non naturale, dovremmo ricordare che gli animali non possono dare il loro consenso e che la nostra responsabilità principale è quella di garantire loro una vita serena e rispettosa.