Un team di studiosi finlandesi dell’università finlandese di Helsinki, coordinato da Hannes Lohi, ha condotto uno studio specifico sull’ansia del cane condiviso su nature.com, intervistando i proprietari di 264 razze canine.
Le 13 715 risposte hanno permesso agli scienziati di stabilire correlazioni genetiche tra i comportamenti ansiosi esibiti dai cani e la razza a cui appartenevano.
Le 7 tipologie di ansia del cane
Il 72,5% dei cani delle persone intervistate manifestava almeno un comportamento analogo all'ansia, che poteva essere classificato come segue:
- Sensibilità al rumore
- Aggressività
- Impulsività e iperattività
- Compulsività
- Paura delle grandi superfici e delle altezze
- Paura generalizzata
- Ansia da separazione
Razze diverse, comportamenti ansiosi diversi
Dopo un'analisi approfondita delle risposte dei padroni, gli zoopsicologi hanno potuto suggerire che:
- Il rumore era la fonte più comune di stress per il Lagotto romagnolo, per l'Irish Soft Coated Wheaten Terrier e i meticci. Gli Schnauzer nani e gli Staffie erano i meno angosciati dal rumore in generale.
- Per quanto riguarda l'aggressività, i Golden Retriever erano i cani meno interessati da questa forma di ansia, mentre gli Schnauzer nani, i Pastori Tedeschi, i Cani d'acqua spagnoli e i meticci erano quelli più inclini ad essa.
- L'iperattività e l'impulsività erano più comuni nei meticci, nei Pastori Tedeschi, nei Cani d'acqua spagnoli, negli Staffie.
- I Collie a pelo lungo e gli Schnauzer nani, invece, raramente hanno dimostrato comportamenti iperattivi e impulsivi.
- Le femmine erano spesso più timorose e i maschi più aggressivi e/o impulsivi.
- I cani anziani erano quelli che manifestavano maggiormente la paura delle altezze e dei rumori forti.
- La disattenzione si evidenziava nella maggior parte dei meticci e nei Lapphund finlandesi, mentre i Border Collie e i Cani d'acqua spagnoli ne erano raramente colpiti.
Si evince assai chiaramente dalla ricerca finlandese che la fonte ansiogena più comune per tutti i cani era il rumore.
Invece l'ansia da separazione dai padroni si è rivelata essere la fonte di stress meno comune per questi esemplari.
Come si manifestano le paure e l'ansia del cane
Come capire se Fido è ansioso o impaurito? Individuarlo può essere difficile dal momento che ci sono diversi sintomi di stress, molti dei quali sono solo variazioni o manifestazioni estreme di un comportamento canino normale.
Tuttavia, ecco alcuni segnali comuni da prendere in considerazione:
- Masticazione aggressiva o comportamenti distruttivi (quali graffi e danni a mobili o altri oggetti)
- Abbaiare e/o ululare costantemente
- Eccessiva leccatura o pulizia del pelo
- Comportamenti di fuga
- Respirazione accelerata
- Irritabilità
- Tremori non riconducibili a patologie fisiche
Come trattare l'ansia del cane
Determinare chiaramente il motivo dello stress è fondamentale per la scelta del trattamento migliore.
Un ottimo punto di partenza è una visita dal veterinario che potrà anche escludere qualsiasi altro problema di tipo clinico che potrebbe contribuire ai sintomi manifestati dal cane.
Il veterinario sarà in grado di determinare la terapia migliore, che in genere prevede una combinazione di diverse strategie:
- Addestramento comportamentale e contro-condizionamento, gestiti da specialisti del comportamento e dell'addestramento dei cani, che hanno lo scopo di modificare la reazione del cane alla causa dei problemi di ansia.
- Azioni tranquillizzanti, che dipendono della fonte dell'ansia del cane e che possono prevedere il contatto umano, il gioco, il massaggio, l'esercizio fisico, la musica rilassante.
- Rimedi naturali, volti a calmare il vostro animale domestico.
Non esitiamo a consultare un educatore cinofilo, se c'è bisogno. In casi estremi, il veterinario potrà prescrivere dei farmaci per l'ansia del cane.
Senza dubbio una serie di azioni preventive all'insorgenza degli stati ansiosi e dei problemi comportamentali di Fido possono essere praticate già dai primi giorni di convivenza con l'animale domestico, come l'esercizio fisico regolare, la stimolazione intellettiva, la socializzazione con altri cani e altri animali, e anche l'addestramento all'obbedienza.
Chiaramente alcune situazioni particolari saranno sempre stressanti per il cane: i tuoni durante un temporale, i botti di capodanno o lasciare da solo Fido per troppo tempo.
Quindi, osserviamo il comportamento del nostro cane: non bisogna sottovalutare i segnali che ci mostra. È un modo per comunicarci che tutto va bene o che c'è qualcosa che non va.
Solo il padrone conosce veramente il proprio cane: spetta quindi a lui aiutarlo a vivere serenamente e a raggiungere l'equilibrio che gli manca, riconoscendo che, proprio come noi umani, anche i nostri amici a quattro zampe hanno i propri limiti.