La vita di noi esseri umani cambia continuamente. E questo, a quanto pare, ha un impatto anche sull'evoluzione dei nostri amici a quattro zampe. Ecco cosa ha rivelato un recente studio dell'Università svedese di Linköping.
Le scoperte dei ricercatori suggeriscono che, con la crescente domesticazione e urbanizzazione dei cani, questi ultimi stiano attraversando una nuova fase evolutiva, plasmata dal loro ruolo sempre più importante come compagni degli esseri umani.
Questo cambiamento deriva dalla priorità che gli umani danno al supporto emotivo e alla compagnia, rispetto ai ruoli lavorativi tradizionali come la pastorizia o la guardia.
Cani sempre più adatti alla vita urbana
L’allevamento e l’addestramento si sono così orientati verso l’ottenimento di cani dal temperamento amichevole e calmo, ideali per adattarsi agli stili di vita metropolitani.
Oltre ai cambiamenti comportamentali, i ricercatori ipotizzano che questa transizione possa influire anche sull’aspetto biologico dei cani.
Un importante studio del 2017 ha mostrato come l’ossitocina, nota come “ormone del legame”, giochi un ruolo cruciale nelle interazioni tra cane e uomo, suggerendo possibili modifiche fisiologiche in risposta a questa evoluzione relazionale.
Verso un futuro da esplorare
Non è ancora chiaro se simili cambiamenti evolutivi possano riguardare altri animali domestici, come i gatti, notoriamente meno dipendenti socialmente.
Tuttavia, con l’urbanizzazione in continua espansione, gli scienziati auspicano ulteriori ricerche per comprendere l’impatto di queste tendenze sul futuro delle razze canine a livello globale. I risultati rafforzano l’idea di un’evoluzione strettamente intrecciata tra gli esseri umani e i loro fedeli compagni.