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tre cani di razza pericolosa

Da sinistra a destra: Jero, Goku e Bolo.

 

© chuchosconclase/Instagram

Adotta 3 cani di razza pericolosa e un anno dopo… succede qualcosa di impensabile!

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

Jero, Goku e Bolo erano cani che, oltre ad avere un carattere forte e una brutta reputazione, portavano sulle loro spalle storie il peso di vita complicate.

Quando si parla di cani di razza pericolosa, il dibattito è sempre aperto: lo sono per natura o a causa dell’educazione e della vita che ricevono? La storia di questi tre esemplari di questo tipo potrebbe rispondere a questa annosa domanda.

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Cani dal carattere forte, ma equilibrato

Jero, Goku e Bolo, incroci di Pitbull, sono arrivati al centro Chuchos con clase con un passato difficile. «Sono tutti e tre cani potenti ed energici, maschi, dal carattere forte ma equilibrato», ha spiegato il centro in una pubblicazione su Instagram del 2022.

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Chuchos con clase è un centro di psicologia canina che ha dovuto lavorare sui problemi comportamentali di questi cani. Un percorso diviso in tre fasi in cui è stato «fondamentale il piano emotivo, la nostra figura di riferimento e il modo in cui gestiamo le situazioni».

I primi sono stati Jero e Bolo: 

Abbiamo lavorato, non è stato facile, ma dopo un po’ di tempo hanno potuto stare liberi e, con controllo e costanza, mi hanno dimostrato di essere cani meravigliosi, al punto che ora sono sempre insieme, dormono insieme e hanno un legame incredibile.

Il lavoro con Goku è durato un po’ di più: ogni cane ha i suoi tempi. Anche se ha avuto diversi scontri con Bolo e altri cani del centro,«“con tempo, routine, esperienze ed equilibrio, Goku e Bolo hanno iniziato a interagire», ha raccontato Chuchos con clase.

Un processo durato un intero anno per far sì che gli esemplari interagissero senza problemi tra di loro.

«Ci uniscono esperienze uniche e un legame che non potrà mai essere spezzato. Solo noi sappiamo quello che abbiamo vissuto».

Il lavoro con Jero, Goku e Bolo dimostra che, nonostante fossero «tre cani condannati da una società che non li comprende, hanno trovato una casa e sono riusciti a tornare a essere cani e a vivere in branco».

Come afferma Chuchos con clase: «Non si tratta della razza, ma di come e con chi crescono. Ciò che in certe mani può essere pericoloso, in altre non lo è. La razza non definisce la pericolosità di un individuo». 

E concludono il racconto con il loro motto: «Vita da cani...vita migliore!».

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