Cinque giorni di angoscia, appelli, speranze. Poi, l’abbraccio tanto atteso: Milo, un cucciolo di Barboncino toy rapito durante un furto in casa a Pontremoli (Massa-Carrara), è stato finalmente ritrovato e ha potuto riabbracciare la sua piccola padroncina.
Una vicenda che ha scosso la comunità locale e che si è risolta anche grazie alla forza della solidarietà.
Il rapimento: un furto con sorpresa
La mattina del 23 giugno 2025, mentre la mamma era uscita con la figlia per fare la spesa e la nonna era momentaneamente assente, due individui con caschi bianchi hanno forzato l’ingresso dell’abitazione in località Previdè, vicino Pontremoli.
Dopo aver frugato alla ricerca di oggetti di valore e aver rubato un bancomat, i ladri hanno deciso di portare via anche Milo, il cagnolino della famiglia, regalato alla bambina di otto anni da mamma e papà. La notizia ha scosso l’intero paese: volantini, denunce e appelli sui social si sono moltiplicati nelle ore successive .
Il ritrovamento e l’abbraccio
Il 28 giugno, Milo è stato ritrovato nella zona industriale di Santa Giustina, abbandonato da quattro persone ancora con i caschi in testa. Spaventato ma vivo, il piccolo si è rifugiato all’interno di un’azienda di termosanitari, dove i lavoratori lo hanno immediatamente riconosciuto grazie alle immagini circolate online. La telefonata al proprietario, Gilberto Perini, ha messo fine all’incubo: “Mia figlia non stava nella pelle – ha raccontato – lo ha stretto forte appena è rientrato. Nessuno glielo porterà più via".
Una comunità mobilitata e un’indagine in corso
Il caso ha suscitato grande clamore anche a livello mediatico, contribuendo probabilmente all’abbandono del cane. L’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) ha lanciato un appello pubblico e offerto una ricompensa per chi avesse informazioni utili.
Le indagini dei carabinieri proseguono: si stanno analizzando i filmati delle telecamere tra Previdè e Santa Giustina e non si esclude il collegamento con altri furti simili avvenuti nella zona.
Il piccolo Milo ora è tornato a casa, stanco e provato, ma sano e salvo. Sarà visitato da un veterinario e sottoposto all’inserimento del microchip per evitare che possa accadere ancora. La sua storia è diventata simbolo di quanto amore e attenzione ci siano nei confronti dei nostri amici a quattro zampe. Un legame, quello tra animali e umani, che nessun ladro potrà mai spezzare.