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gatto malato

Ora la FIP non fa più paura: in Italia arriva la cura per i gatti malati.

© cat823/Pixabay

Svolta in Italia: autorizzato il farmaco che guarisce i gatti dalla FIP

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

Il Ministero autorizza il GS-441524 contro la FIP: preparazioni galeniche orali su ricetta veterinaria. Una svolta per migliaia di gatti.

Dal 23 ottobre 2025 i veterinari italiani possono prescrivere il GS-441524, metabolita attivo del remdesivir, come preparazione galenica orale per trattare la peritonite infettiva felina (FIP).

La circolare firmata dal Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato amplia le opzioni terapeutiche già aperte a giugno con l’impiego in deroga del remdesivir, e introduce la tracciabilità tramite Ricetta Elettronica Veterinaria (REV). Per una malattia che, senza terapie, presenta tassi di mortalità fino al 96%, è un cambio di paradigma che può salvare migliaia di vite.

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Che cosa prevede la nuova circolare

Come riportato dal Corriere della sera, il provvedimento autorizza l’uso veterinario del GS-441524, consentendo alle farmacie di allestire compresse o altre formulazioni galeniche orali su specifica prescrizione del medico veterinario.

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L’indicazione è esclusiva per la FIP e tutte le ricette dovranno transitare sulla piattaforma REV, così da consentire monitoraggio nazionale dell’andamento delle prescrizioni e della diffusione della malattia.

Si tratta di un’integrazione alla circolare del 6 giugno 2025 che, per la prima volta, aveva aperto all’uso in deroga del remdesivir (principio attivo umano di Veklury) contro la FIP; la misura italiana anticipa di oltre un anno l’entrata in vigore della norma UE che estenderà formalmente l’uso veterinario del remdesivir da agosto 2026.

La portata pratica è doppia: da un lato la possibilità di una somministrazione più semplice e modulabile (orale, quindi gestibile a domicilio), dall’altro una cornice trasparente e tracciata che sposta la cura dai canali informali alla filiera legale, con standard di qualità farmaceutica e farmacovigilanza.

Perché è una svolta per famiglie, veterinari e gatti

La FIP è causata da un alfa-coronavirus felino e colpisce soprattutto contesti ad alta densità (allevamenti, colonie, rifugi). Storicamente la diagnosi equivaleva a una prognosi infausta: fino al 96% dei gatti infettati moriva in poche settimane. L’efficacia del GS-441524 era documentata ma, in assenza di autorizzazione, molti proprietari ricorrevano a prodotti di mercato nero, con rischi sanitari ed economici.

La possibilità di prescrivere e allestire in farmacia un galenico a base di GS-441524, su indicazioni chiare e tracciate, rappresenta dunque una tutela per gli animali e per i loro umani.

Anche dal fronte politico arrivano commenti che sottolineano il cambio di scenario: l’on. Michela Vittoria Brambilla parla di “promessa mantenuta” e di un accesso più semplice e meno costoso rispetto al remdesivir ospedaliero, con la possibilità di personalizzare la terapia in base alle condizioni cliniche del singolo gatto.

Secondo questa lettura, “ora la FIP farà meno paura” e il numero di vite salvate potrà crescere sensibilmente.

Tempi, prescrizione e cosa aspettarsi adesso

La circolare è immediatamente operativa: i veterinari possono iniziare a prescrivere GS-441524 per FIP con REV e le farmacie preparatrici possono allestire il galenico orale secondo normativa. Resta fondamentale il percorso clinico: diagnosi accurata, piano terapeutico, follow-up e gestione degli eventuali effetti collaterali sotto controllo del veterinario curante.

L’ingresso del GS-441524 nella cornice legale riduce l’area grigia degli acquisti online, migliora la qualità del prodotto e consente allo Stato di monitorare impieghi, esiti e sicurezza.

È un “passo tecnico ma decisivo”, come evidenziano diverse testate italiane che hanno rilanciato la notizia negli stessi termini, e che mette l’Italia tra i Paesi europei più proattivi sul fronte della FIP.

In prospettiva, l’anticipazione della norma europea sull’uso veterinario del remdesivir e la disponibilità del suo metabolita attivo in galenica potrebbero aprire la strada a linee guida condivise, dati real-world robusti e, soprattutto, a una drastica riduzione del ricorso a vie non ufficiali. Per i gatti malati e per chi li ama, questa è la notizia che si aspettava da anni.

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