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Ecco come riconoscere i sintomi di un cane con intolleranza alimentare.

© Pixabay

I sintomi di un cane con intolleranza alimentare e i suoi rimedi

Di Coryse Farina Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Riconoscere un cane con intolleranza alimentare non è semplice. Ecco tutti i sintomi da prendere in considerazione e i rimedi per mantenere l’animale in salute.

Come per l’uomo, un cane con intolleranza alimentare va tenuto sotto controllo poiché i sintomi rischiano di danneggiare gravemente il suo organismo ed essere fatali.

Le intolleranze ed allergie possono presentarsi sin dalla nascita del cane, oppure apparire in un secondo momento, in modo totalmente improvviso.

L’intolleranza colpisce in genere il tratto intestinale del cane, rendendolo sensibile a determinatati alimenti. L’organismo di Fido, dunque, non tollera più in maniera corretta alcuni cibi e dà origine a problematiche fisiche.

Dato che è doveroso preservare la salute del proprio cane e assicurargli una vita sana e duratura, è dunque necessario tenere sotto controllo l’animale, reperendo subito l’insorgere di anomalie.
Per fare ciò, è bene tenere a mente e collegare i sintomi dell’animale ad un possibile disturbo.

Sintomi di un cane con intolleranza alimentare

I sintomi di un’intolleranza o un’allergia, oltre all’apparato digerente, possono colpire anche tutti gli altri apparati:

Apparato gastro-intestinale

I sintomi più comuni di allergie e intolleranze alimentatori si mostrano con:

  • vomito;
  • diarrea;
  • eruttazioni o singhiozzi;
  • flatulenza e meteorismo;
  • coliti;
  • stipsi alternata a diarrea;
  • fenomeni di malassorbimento.

Questi, sono anche i sintomi più evidenti e da non sottovalutare. Il cane potrebbe provare molto dolore all’addome e disidratarsi in fretta.

Apparato cutaneo

In questo caso, noterete che il cane soffre di un prurito non stagionale intenso, che gli provoca eritemi, lesioni della pelle con successivo sanguinamento soprattutto nella zona intorno ad orecchie, muso e collo, ma anche irritazioni delle zone genitali e perianali e quelle degli arti, soprattutto le estremità e gli spazi interdigitali.

Apparato respiratorio

Come per l’uomo, è possibile che il cane risenta anche di riniti, sinusiti, e sindromi che rinviano a condizioni di asma molto frequenti.

Apparato urinario

È possibile che le intolleranze provochino anche cistiti croniche e urinazioni frequenti. Vista la sensibilità dei reni di questi animali, è bene tenere sotto controllo questo sintomo per evitare che peggiori.

Sistema nervoso

Oltre a sintomi di tipo fisico, potreste notare anche cambiamenti nel comportamento del cane come un’improvvisa iperattività e sbalzi d’umore, oppure crisi epilettiche, gonfiore addominale con conseguente aumento del peso ed una stanchezza cronica.

Se notate uno o più sintomi sopraelencati, portate tempestivamente l’animale da un esperto.

Prima di eliminare alcuni cibi dalla dieta del cane, o rivoluzionare la sua alimentazione, recatevi da un veterinario esperto. In base ai sintomi, vi indicherà la terapia più adatta da intraprendere.

Rimedi alle intolleranze alimentari

Una volta confermata la diagnosi di un’intolleranza alimentare del cane, inizierà un lungo percorso alla ricerca dell’elemento che provoca disturbi all’animale. Fortunatamente non si tratta di una malattia incurabile, ma di un semplice disturbo che si risolve apportando le giuste attenzioni alla dieta del peloso a quattro zampe.

A questo punto, diventa interessante sapere che gli ingredienti suscettibili di provocare maggiormente intolleranze sono:

  • Grano o mais (celiachia);
  • Carne di pollame;
  • Carne di manzo;
  • Latte;
  • Albume di soia.

Per circa 6-10 settimane, il veterinario vi consiglierà dunque di attuare una dieta “ad esclusione”. Durante questo periodo, è bene evitare di somministrare bocconcini extra o ricompense al cane. Così come è necessario che non gironzoli senza sorveglianza per casa, lì dove ci sono possibili fonti di nutrimento. Potrebbe mangiare senza che ve ne rendiate conto, rendendo più difficile l’individuazione dell’alimento incriminato.

Potreste inoltre annotare su un quaderno tutti i progressi che il cane fa, specificando perfettamente di quali cibi si è nutrito tale giorno e quali sono stati i sintomi o i miglioramenti successivi.

Solo quando il cane non mostrerà alcun sintomo, potreste effettuare un test di provocazione per essere certi al 100% delle proprietà nefaste dell’alimento sul vostro cane.

Inoltre, se i sintomi del cane sono stati molto gravi, potreste continuare la dieta ad esclusione anche dopo aver confermato l’intolleranza ad un determinato alimento.
Esistono in commercio dei cibi ipoallergenici, perfetti per compensare tutto il fabbisogno nutritivo del cane tramite altri alimenti. Ad esempio, esistono delle crocchette a base di pesce o agnello, perfette nel fornire le proteine della carne in caso di allergie contro la carne di manzo o di pollame.

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Articolo revisionato da

francesco-reina



Francesco Reina
Assistente veterinario

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