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cane in primo piano con ghiandole perianali

L'alimentazione consigliata per i cani con ghiandole perianali infiammate.

© Pixabay

Quale alimentazione per curare le ghiandole perianali del cane?

Di Eleonora Chiais Giornalista

aggiornato il

Ghiandole perineali del cane: alimentazione e consigli utili per far fronte a questa fastidiosa infiammazione e riconoscerne i sintomi.

Ghiandole perianali del cane: quale alimentazione adottare in caso di infiammazione? Il dubbio non è molto comune ma fornire una risposta è importante perché si tratta di una problematica che può portare l’amato amico a quattro zampe a soffrire, anche molto.

Nessun quattro zampe è potenzialmente immune ma, dati alla mano, pare più frequente negli esemplari di taglia piccola o media.

Ecco, quindi, come riconoscere l’infezione delle ghiandole perineali del cane e come può essere possibile modificare la sua dieta (dopo l’intervento indispensabile del veterinario e seguendo comunque sempre e in primo luogo i consigli alimentari che lo specialista suggerirà) per evitare che questo disturbo si ripresenti.

Come riconoscere l'infiammazione alle ghiandole perianali del cane?

Il cane prova dolore

In caso di ghiandole perianali del cane infiammate i sintomi sono numerosi perché la sensazione del nostro peloso amico è simile a quella che proverebbe se avesse dei veri e propri spilli conficcati all’altezza dell’ano e quindi il suo disagio sarà evidente.

Queste ghiandole, infatti, sono collocate ai due lati dell’ano e secernono un liquido (normalmente quasi inodore per i due zampe) che, oltre a fungere da lubrificante nella fase di espulsione delle feci, trasmette chiari messaggi olfattivi ai suoi simili variando – per esempio – in funzione del ciclo riproduttivo.

Le ghiandole perianali del cane puzzano

Quando le ghiandole anali si infettano il loro odore cambia considerevolmente (il suo “puzzo” diventa nauseabondo ed evidente per i padroni più attenti) così come cambia il colore del liquido che, sostanzialmente molto chiaro nella fase di normalità, diventa molto più scuro.

Il cane ha prurito all'ano

Oltre a questo, poi, è possibile vedere a occhio nudo un gonfiore e un arrossamento nella zona dell’orifizio anale e – soprattutto – è evidente il fastidio provato dal quattro zampe che uggiolerà anche rumorosamente e cercherà di grattarsi in ogni modo lasciando scie di liquido infetto su superfici varie.

Cosa fare se si sospetta che il cane abbia le ghiandole perianali infiammate?

Un intervento tempestivo è indispensabile per evitare che il dolore si protragga troppo a lungo.

Il veterinario, infatti, dopo aver analizzato il problema e identificato la causa reale (visto un fastidio simile può essere legato anche alla presenza di vermi) interverrà svuotando manualmente le sacche anali e prescrivendo la terapia adatta a combattere l’infiammazione.

In alcuni casi, poi, potrà essere indispensabile un intervento chirurgico (definito in gergo tecnico “sacculectomia”) ma, trattandosi di un’operazione molto invasiva, sarà meglio essere attenti fin dai primi sintomi per cercare di scongiurare questa possibilità.

Le cause dell'infiammazione delle ghiandole perianali del cane

Gli specialisti non sono concordi nell’indicare le cause che possono causare l’infiammazione delle ghiandole perineali del cane ma questo disturbo può tra l’altro essere scatenato da:

  • una diarrea frequente;
  • patologie cutanee (responsabili dell’infiammazione dell’epidermide e, di conseguenza, delle ghiandole);
  • sbalzi ormonali;
  • intolleranze alimentari.

Il legame tra ghiandole perianali del cane e alimentazione

Una dieta squilibrata e, per esempio, troppo ricca di carne e troppo povera di verdure per cani, così come un’alimentazione quotidiana basata sull’utilizzo di prodotti troppo “energetici” che possono aumentare eccessivamente l’attività secretiva delle ghiandole, possono scatenare questi disturbi.

Dunque stabilito che ghiandole perineali cane e alimentazione sono due concetti collegati, resta a questo punto il dubbio su come intervenire.

L'alimentazione consigliata per i cani con problemi alle ghiandole perianali

Seguendo i consigli del proprio medico veterinario, infatti, si dovrà intervenire sulla dieta del pelosetto di casa modificando l’alimentazione “classica” e introducendo alimenti di alta qualità che possano, da un lato, limitare gli episodi di diarrea e, dall’altro lato, minimizzare il rischio di intolleranze alimentari.

Sarà indispensabile, a questo proposito, eliminare completamente dall’alimentazione di Fido i prodotti troppo raffinati e gli zuccheri e proporgli un’alimentazione ricca di fibre di modo che la massa fecale aumenti di dimensioni e modifichi la sua consistenza diventando più solida e facilitando, in questo modo e con il suo semplice passaggio, lo svuotamento meccanico di queste ghiandole.

Nel caso, invece, il veterinario indichi un’allergia o un’intolleranza verso alcuni alimenti della dieta sarà consigliabile scegliere un’alimentazione ipoallergenica che, in ogni caso, dovrà essere concordata nei dettagli con lo specialista.

Solo il veterinario, infatti, potrà conoscere il caso specifico e – guardando allo stato di salute generale, all’età, al sesso, alle abitudini di movimento quotidiane – saprà consigliare i cambiamenti alimentari da introdurre nella dieta di Fido per fare in modo che questo doloroso disturbo non si ripresenti.

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Articolo revisionato da

francesco-reina



Francesco Reina
Assistente veterinario

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