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escherichia coli del cane

L'escherichia coli del cane è una problematica molto diffusa per i cani che stanno all'aperto.

© jackmac34 / Pixabay

L'escherichia coli del cane: un problema da non sottovalutare

Di Giuseppe Terlizzi Medico Veterinario

Pubblicato il

L'escherichia coli del cane è una patologia a carico gastro-enterico che può essere più pericolasa e diffusa di quanto si pensi: leggere per credere!

L'escherichia coli del cane è una condizione patologica di natura gastro intestinale che viene provocata da un batterio coliforme.

Di base bisogna sottolineare che non tutti i batteri sono cattivi: ne esistono tantissimi che vanno a formare la flora batterica intestinale di Fido che sono fondamentali per la salute di Fido e che, se compromessi, vanno addirittura tutelati e reintegrati. 

Ma cosa accade quando un batterio prende il sopravvento e decide di colonizzare un organismo ospite? Scopriamolo insieme!

Escherichia coli nei cani: studiamo il nemico!

L’Escherichia coli è un batterio che vive da secoli nell’intestino del cane e di tantissimi altri mammiferi domestici. Ha molta importanza evidenziare che questo batterio è un componente importante della flora intestinale e quindi, di base, risulta essere benevola e utile all'organismo.

In alcuni casi, però, può trasformarsi in una vero e proprio responsabile di patologie a livello intestinale piuttosto serie. Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Il batterio Escherichia coli, insieme al gruppo dei batteri coliformi, è uno dei protagonisti della flora intestinale che alloggia come organismo simbionte nell’intestino in modo benigno e utile.

Ci sono però alcune situazioni particolari dove causa patologie anche piuttosto serie. Per di più, non tutti i batteri coliformi sono innocui: esistono anche ceppi di Escherichia coli con proprietà patogene. Approfondiamo e contestualizziamo l'argomento!

Infezione cane: come si può infettare di escherichia coli? 

L'escherichia coli è un batterio che può avere in determinate condizioni un'elevatissima trasmissibilità. Per quanto riguarda la trasmissione della malattia, esistono molteplici modi per essere infettati. Ricordiamo che è un tipo di infezione che prevede come soggetto della trasmissione due tipi di contatto:

  • Contatto diretto: Per contatto diretto intendiamo che un individuo sano si infetta direttamente per via oro-fecale ingerendo (in qualche modo) tracce di feci di un animale infetto.
  • Contatto Indiretto: per trasmissione indiretta (o via verticale) intendiamo una trasmissione dalla madre al feto. In questo caso non è necessario che un animale sano sia a stretto contatto con uno malato per contrarre la malattia, ma la trasmissione avviane per via intrauterina e non c'è possibilità di scampare al batterio.

A seconda della tipologia di infezione il risultato è lo stesso e i sistemi terapici da adottare seguono un protocollo relazionato all'età e alla situazione fisiologica del paziente.

Enterocolite cane: come si evolve l'escherichia coli

L'escherichia coli del cane è un capitolo molto ampio della parassitologia veterinaria ed è necessario che il medico veterinario conosca a fondo la situazione clinica del paziente per risolvere il problema. L’infezione è direttamente proporzionale alla resistenza del sistema immunitario dell’animale, difatti, la maggioranza dei casi in cui avviene un’infezione da E. coli si presenta in fasi della vita dove il sistema immunitario tende a diminuire.

Spesso infetta i cuccioli nelle prime settimane di vita che sono tra i più esposti a questo tipo di infezione per due principali motivi.

  1. In prima battuta, il sistema immunitario dei cuccioli appena nati li protegge da patogeni comuni, dando per scontato un’ottima salute, un’alimentazione adeguata e una riduzione dello stress percepito nel corso della loro vita. Questo non è pronto a forme più "complesse" di parassitosi.
  2. In seconda battuta, la scarsa immunità materna li può rendere più vulnerabili. Ricordiamo che nelle prime 24 ore della loro vita i neonati assumono il colostro della madre e questo primo latte sieroso è ricco di immunoglobine che vanno a proteggere il cucciolo quando il sistema immunitario è ancora debole. Se l'assunzione del colostro non dovesse avvenire il rischio di infezioni di vario genere (tra cui l'escherichia coli) è molto elevato.

L'infezione può avvenire in soggetti adulti anche per altre vie: non è necessario essere a stretto contatto con un individuo infetto, ma può essere tranquillamente veicolato da mangimi mal conservati, ciotole sporche etc.

Escherichia coli cane: i sintomi

L'escherichia coli ha una sintomatologia molto generica la cui risoluzione è, fortunatamente, molto semplice. Questo tipo di infezione non colpisce solo nelle prime settimane di vita, ma viene contratta anche da cani anziani e in alcuni casi, è trasmessa anche in gravidanza da madre a feto. 
Questa patologia ha una sintomatologia evidente e delimitata da diversi comportamenti e fattori.

  • Diarrea: spesso acquosa e talvolta sanguinolenta disturba la flora intestinale del nostro amico a quattro zampe;
  • Vomito e febbre: il soggetto si presenta evidentemente nauseato e con sintomi piretici evidenti e a volte importanti;
  • Letargia, spossatezza e ottundimento del sensorio: maggiore sarà la durata dell'infezione e più evidente sarà l'alterazione del comportamento del cane che risulterà schivo e abbattuto.

Come è possibile capire dai precedenti sintomi la condizione clinica è comune a tantissime patologie di interesse enterico. La prova del fuori nove è da fare con un test rapido che ci evidenzi la presenza, in particolare, dell'escherichia coli del cane. 

Cane con sangue nelle urine o nelle feci: la terapia per escherichia coli

L'escherichia coli nel cane si cura con un trattamento antibiotico. Questo è il protocollo terapeutico utile alla risoluzione di tutte le patologia di base batterica che deve essere prescritto necessariamente da un medico veterinario.

Non si deve mai fare di testa propria e somministrare al cane un qualunque antibiotico per una qualunque durata. Questo può determinare non solo la non risoluzione del problema ma addirittura dei danni al paziente e, a lungo andare, antibiotico resistenza nel cane.

Per questo motivo rivolgiamoci sempre al nostro veterinario di fiducia se vogliamo veramente bene ai nostri amici a quattro zampe!

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