La polifagia del cane è letteralmente l'aumento della necessità di assumere cibo senza una reale ragione fisiologica. Nonostante lo si sottovaluti spesso, l'appetito è un importante indicatore di salute: da un lato c'è l'inappetenza canina e dall'altro la polifagia che compromettono in egual misura la salute del soggetto che ne è affetto.
Il normale bisogno di cibo è sinonimo di salute gastro-enterica, etologica e comportamentale. Scopriamo sintomi, cause e rimedi della polifagia del cane.
Il cane mangia troppo: le possibili cause della polifagia canina
La polifagia del cane è una voracità patologica dettata da una patologia afferente alla sfera dell'apparato digerente o del sistema nervoso. Le cause da ricercare per definire, diagnosticare e risolvere questa sintomatologia sono molteplici: scopriamo quali!
- Polifagia primaria: in questo caso l'esagerata necessità di assumere cibo dipende sempre da una compromissione neurologica. È fondamentale sapere che il senso di fame o sazietà di Fido è catalizzato da una regione del cervello (ipotalamo) direttamente collegata allo stomaco da terminazioni nervose. Se lungo questo asse nervoso si riscontra un problema il cervello non percepisce la replezione (pienezza) dello stomaco e, di conseguenza, non interpreta in modo adeguato il senso di sazietà.
- Polifagia secondaria: in questa circostanza ricadono tutte le cause (e le concause) NON neurologiche. In pratica si può manifestare, ad esempio, in corso di diabete o a causa di un'importante parassitosi.
Ovviamente a partire da questi due grandi gruppi di cause se ne possono approfondire tanti altri rendendo ancora più chiara la situazione patologica della fame incontrollata dei nostri amici a quattro zampe.
La polifagia primaria nei cani: da che dipende?
La polifagia del cane abbiamo visto che può essere categorizzata in due grandi famiglie, la primaria e la secondaria.
Come già detto nella primaria parliamo di una problematica di natura neurologica che può dipendere da due principali fattori: un trauma al sistema nervoso centrale o periferico (ad esempio una forte caduta o un investimento). Allo stesso modo il centro della fame può essere alterato da un tumore ipotalamico che ne comprime materialmente la regione e ne impedisce la funzionalità.
In questi casi la sintomatologia neurologica è spesso evidente in quanto accompagnata da una serie di comportamenti come la letargia, il disorientamento, scarso equilibrio e propriocezione. Una visita con uno specialista ci può dire se la problematica è reversibile o meno.
La polifagia secondaria nei cani: un mondo di cause!
La polifagia del cane può dipendere da molteplici fattori. Elenchiamoli ed approfondiamoli insieme:
- La dieta: la razione alimentare del cane deve essere studiata e ben bilanciata. Nel caso di utilizzo di crocchette o cibo umido basterà seguire alla lettera la tabella nutrizionale mentre nel caso di diete casalinghe sarà necessario confrontarsi con un veterinario alimentarista. Questo è fondamentale in quanto se si utilizzano solo ingredienti ipocalorici il fabbisogno alimentare di Fido non viene soddisfatto e avremo la percezione di una fame continua.
- L'endocrinologia: gli ormoni sono dei fondamentali catalizzatori della salute dei mammiferi, se la loro produzione viene alterata in qualche modo le conseguenze possono essere molto complesse da gestire. E' il caso del Morbo di Cushing nel cane, del diabete o dell'ipertiroidismo. In tutti questi casi si avranno una serie di sintomi e alterazioni fisiologiche molto importanti, tra cui l'aumento dell'appetito.
- I problemi gastroenterici: in questo caso le problematiche che portano alla polifagia interessano lo stomaco, l'intestino o il pancreas. Ad esempio, in caso di parassitosi, il cibo assunto verrà consumato in larga parte dagli ospiti indesiderati che, di conseguenza, toglieranno nutrimento al cane che resterà affamato continuativamente. Lo stesso accade in caso di infiammazione intestinale (IBD) in cui il tratto enterico non sarà in grado di assorbire nutrimento che verrà espulso con le feci determinando perdita di sostanza e conseguente polifagia nel cane (ed emaciazione).
Questi sono alcune delle cause che conducono ad una condizione di fame incontrollata del cane.
Sintomi di un cane che ha mangiato troppo
La polifagia del cane può portare a delle spiacevoli conseguenze. Un soggetto che ha assunto una quantità esagerata di cibo si presenterà con questi sintomi:
- Apatia e letargia: in seguito ad un'assunzione spropositata di crocchette o altro cibo il soggetto non sarà predisposto al moto, all'interazione e sarà evidentemente abbattuto. Questo perchè l'apparato gastroenterico è impegnato a digerire (o provare a digerire) un quantitativo di cibo non adeguato alla sua capienza.
- Dispnea del cane: Fido risulterà evidentemente in difficoltà respiratoria a causa della massima replezione dello stomaco che andrà a pressare il diaframma diminuendo la compliance polmonare.
- Stitichezza: il troppo cibo può determinare un blocco gastrico con mancata digestione e conseguente costipazione.
Questi sono i sintomi principali che si possono aggravare o, se gestiti da un medico veterinario nell'immediatezza, essere risolti.
Cosa fare se il cane ha mangiato troppo?
La polifagia del cane non è un atteggiamento che riusciamo sempre a cogliere nell'immediatezza. Se invece riuscissimo ad assistere ad un'iper-assunzione di cibo potrebbe essere utile avere dei punti fermi da seguire:
- Bloccare immediatamente l'assunzione di cibo e lasciare il soggetto a digiuno fino a visita veterinaria;
- capire se il soggetto riesce, anche con difficoltà, ad affrontare la digestione. In caso contrario dirigersi immediatamente dal medico veterinario.
- Su consiglio veterinario valutare l'ipotesi di una somministrazione di lassativo per cani per "svuotare" lo stomaco e l'intestino.
- Capire la causa di polifagia del cane e risolverla con terapia veterinaria.
In casi come questo non confondere mai la polifagia del cane con una "semplice scorpacciata". Sottovalutare situazione del genere può comportare gravi conseguenze come la dilatazione gastrica nei cani di grossa taglia che possono condurre anche a morte del soggetto.