Il morbo di Cushing nel cane è una malattia molto particolare, che non è semplice da diagnosticare. Colpisce maggiormente alcuni tipi di cani, ma si tratta di una sindrome che non è eccessivamente diffusa. Purtroppo, si tratta di una malattia cronica e degenerativa, che porta alla morte, quindi non esiste una vera e propria cura definitiva che porta alla guarigione.
La cosa importante è saperne riconoscere i sintomi per poter presentare al veterinario un quadro generico delle condizioni del cane. Sarà poi lui ad approfondire attraverso analisi specifiche e confermare la presenza della malattia.
Cos'è la sindrome di Cushing nel cane?
Il morbo di Cushing nel cane è chiamato anche ipercortisolismo o iperadrenocorticismo. Si tratta di una patologia endocrina (ormonale) dovuta a un'importante e prolungata secrezione di ormoni glucocorticoidi (tra cui il più importnate è il cortisolo).
Il disturbo coinvolge l’ipofisi, che si trova all’interno del cranio, e le ghiandole surrenali, che sono appunto vicino ai reni. Quando il cane viene colpito da questa malattia accade che l’ipofisi iperstimoli le ghiandole surrenali, causando una concentrazione di cortisolo eccessiva.
Il cortisolo è un ormone molto importante per il corretto funzionamento dell’organismo e quando viene prodotto in quantità eccessiva causa gravi problemi alla salute del cane.
L'origine della malattia è in 85 casi su 100 legata a una degenerazione dell'ipofisi. Nel restante 15% dei casi, si tratta di un tumore (maligno o benigno) che colpisce parte delle ghiandole surrenali.
Cause del morbo di Cushing nel cane
La sindrome spontanea di Cushing è una malattia dei cani anziani, più di 10 anni in generale. C'è una chiara predisposizione razziale. Le razze più colpite sono:
Più in generale, oltre il 75% degli animali con malattia di Cushing pesa meno di 20 kg. Il Boxer rimane comunque una razza predisposta a certe forme di Cushing.
Sindrome di Cushing: i sintomi nel cane
I sintomi del morbo di Cushing nel cane sono molto evidenti, ma anche piuttosto generici. Come nel diabete, ad esempio, la patologia provoca un bisogno di bere e urinare più spesso del solito, mentre come altre malattie genera una sorta di alopecia e perdita di pelo, accompagnate da dermatite. Possono manifestarsi, inoltre:
- Aumento della quantità di cibo ingerito;
- Stanchezza;
- Perdita di peso;
- Distensione addominale;
- Perdita muscolare;
- Calcificazione della pelle;
- Iperpigmentazione.
Altri sintomi più particolari che testimoniano la presenza di qualcosa di molto serio possono essere addome gonfio, a causa dell’aumento del volume del fegato, a cui segue un’evidente atrofia muscolare.
Come capire se il cane ha il morbo di Cushing? La diagnosi
In caso di sindrome di Cushing del cane, dovrà essere eseguito un test specifico effettuato da un veterinario.
Vengono eseguiti degli esami del sangue, ma a questa formalità vengono aggiunti altri esami come il test di stimolazione con ACTH (ormone responsabile della produzione eccessiva di livelli di cortisolo) o un test con desametasone.
Questi test aiuteranno lo specialista a determinare meglio l'origine della malattia. Anche altri test come un’ecografia o uno scanner possono essere utilizzati per stabilire la diagnosi.
Sindrome di Cushing nel cane: guarigione possibile?
La sindrome di Cushing non è curabile, o meglio è trattabile con interventi chirurgici volti a eliminare una o entrambe le ghiandole surrenali malate. Stesso discorso per quanto riguarda l’ipofisi, se lo scompenso è dovuto dalla presenza di un tumore, ad esempio.
Il problema è che questo morbo colpisce principalmente i cani anziani, che abbiano già 11, 12 anni e che, quindi, difficilmente possono essere sottoposti a un intervento. Questa condizione rende tutto più difficile e, nel caso in cui l’operazione sia impossibile, si può ricorrere alla somministrazione di farmaci, che non risolve definitivamente il problema, ma è in grado di inibire la produzione di cortisolo, cercando di ristabilire un equilibrio.
Sebbene ogni caso debba essere considerato in un modo unico, è necessario avvertire i proprietari di cani che le operazioni chirurgiche in caso di malattia di Cushing sono molto costose. Nel caso di un tumore surrenale, la prognosi di sopravvivenza del cane sarà migliore se si può procedere con l'intervento chirurgico. In caso contrario, sarà difficile migliorare la salute dell'animale.
Morbo di Cushing nel cane e aspettative di vita
Il tasso di sopravvivenza all'operazione per il morbo di Cushing nel cane è in media di 1,7 anni. Tuttavia, la maggior parte dei cani hanno vissuto molto più a lungo dopo un'operazione chirurgica del tumore in questione.
La sindrome di Cushing è una malattia molto complicata, quindi è estremamente difficile stabilire quale sia l’aspettativa di vita di un cane che ne viene colpito. Di certo l’età avanzata non aiuta il quadro clinico generale e le complicanze che possono derivare da questa malattia sono piuttosto serie e gravi, quindi si può sperare sempre tenendo conto della situazione.
Sindrome di Cushing nel cane e alimentazione
Una dieta equilibrata è assolutamente necessaria. Sarà bene che il veterinario prescriva un’alimentazione per il morbo di Cushing nel cane da seguire alla lettera, per assicurare maggior benessere. Sono sconsigliati i prodotti commerciali a meno che non siano di alta qualità, studiati appositamente per i cani con questo tipo di morbo e, soprattutto, solo se consigliati dal veterinario.
L’alimentazione non è assolutamente da sottovalutare, quando viene riscontrato nel cane la malattia di Cushing. Fatevi seguire da un veterinario nella scelta degli ingredienti migliori, per un pasto adeguato.
È possibile prevenire la malattia di Cushing?
Non è davvero possibile prevenire la malattia di Cushing. Tuttavia, per le razze di cani che sono predisposte allo sviluppo della sindrome, è consigliabile monitorare eventuali segni e sintomi fin dal compimento dei 9 anni di età dell'animale.
In caso di dubbio, consultare il veterinario. Sappiate che, gli specialisti, sono generalmente vigili con le razze più predisposte e tendono a verificare l'eventuale presenza della malattia quando l'animale mostra i primi segni di vecchiaia.