Esiste il cane down? Sui principali social network come Instagram e Facebook circolano foto di cani e gatti i cui tratti somatici ricordano la sindrome di down.
Secondo alcuni studi si tratta di una somiglianza nell’aspetto fisico, ma le patologie sono ben diverse.
Cos’è la sindrome di down o trisomia 21?
La sindrome di down è una malattia genetica dovuta alla presenza di un cromosoma extra rispetto alla norma nel corredo dell’individuo.
Il nucleo delle cellule degli esseri umani contiene 23 coppie di cromosomi. Nei cromosomi è racchiuso tutto il corredo genetico stoccato al loro interno sottoforma di geni. Si può pensare a questi ultimi come alle “istruzioni” che guidano lo sviluppo dell’individuo. In questo caso specifico, l’equilibro viene alterato a causa della presenza di un terzo cromosoma, presente sulla 21esima coppia: da qui il nome “trisomia 21”.
Le persone affette dalla sindrome di down presentano spesso un grado di deficit intellettivo, che può variare da individuo a individuo, ma sono soprattutto le caratteristiche fisiche tipiche di questa sindrome ad aver trovato molte similitudini con il mondo animale.
A tal proposito, i sintomi che hanno suscitato interesse verso l’esistenza di cani con la sindrome di down sono principalmente:
- Testa piccola e collo corto;
- Viso piatto, naso e fronte piatti;
- Orecchie piccole;
- Scarso tono muscolare e problemi articolari;
- Peso e statura corporea inferiore alla media;
Gli individui affetti dall'alterazione del cromosoma 21 riportano spesso anche problematiche salutari ricorrenti, come la perdita progressiva dell’udito, infezioni auricolari, apnee notturne, disturbi cardiaci e oculari.
Quanti cromosomi ha un cane?
I cani hanno 39 coppie di cromosomi, perciò le informazioni genetiche in essi contenute sono distribuite in modo diverso rispetto a quelli di altri esseri, umani compresi. La presenza del terzo cromosoma in posizione 21 quindi, non determina le stesse manifestazioni della sindrome di down nell’umano e nel nostro amico a quattro zampe.
La difficoltà nel definire con precisione se si tratti o meno di un cane down deriva dal fatto che:
- Non esistono studi approfonditi presso le comunità di ricerca veterinaria;
- Pare che il cucciolo con la sindrome di down non sopravviva dopo la nascita.
Gli studi al riguardo scarseggiano poiché c'è da sapere che la sindrome di down nel cane è assai rara rispetto a quanto non si verifichi nell’uomo: nella nostra specie si tratta di una malattia che si manifesta in media in 1 individuo su 700.
Sembra poi che un cane down muoia ancor prima di venire alla luce. Nel caso in cui riescano a sopravvivere, sviluppano nel giro di pochi anni (o anche mesi) difficoltà cognitive e fisiologiche, per le quali non riescono ad alimentarsi correttamente e a essere autonomi. La madre talvolta li rigetta e non li accudisce, secondo un istinto naturale di conservazione della specie.
Un cane con sindrome di down è raro, ma non impossibile
Se dal punto di vista genetico le condizioni patologiche sono differenti, non si possono ignorare le similitudini fenotipiche (dell’aspetto fisico) riscontrate nel cane e in altre specie animali, tra cui la tigre e lo scimpanzé.
Allora come si spiega? È possibile che in rarissimi casi, diverse anomalie multigeniche si combinino originando una sintomatologia sovrapponibile a quella della sindrome esclusivamente umana.
Cane down: sintomi simili ad altri cani speciali
Appare molto più probabile che siano altre le malattie a dar origine a condizioni nel cane e in altre specie animali simili a quelle della sindrome di down nell’uomo. In particolare, si tratta di patologie come:
- Ipotiroidismo congenito;
- Nanismo ipofisario (come nel caso del Pastore Tedesco Ranger);
- Deficit dell’ormone della crescita;
- Shunt portosistemico;
- Idrocefalo congenito.
Queste patologie possono infatti comportare problemi di salute generali come:
- una crescita lenta;
- statura piccola;
- arti corti;
- andatura anomala;
- deficit intellettivo;
- scarso tono muscolare.
A queste possono aggiungersi altre complicanze, congenite o secondarie che possono aggravare il quadro clinico dell’animale.
Il forte legame che unisce noi e i nostri 4 zampe ci spinge a umanizzarli, ricercando in loro caratteristiche propriamente umane. L’universo della genetica ha ancora molti misteri da svelare, ma ciò che possiamo affermare con certezza è che la possibilità di avere un cane down sia davvero rara. È più probabile invece che esistano condizioni altrettanto importanti in grado di inficiare la vita di Fido: solo una visita attenta e approfondita del veterinario potrà condurre a una diagnosi corretta e conseguentemente alla cura più adatta.