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cane in primo piano con bocca aperta

Ecco uno dei cani brachicefali.

© Angyalosi Beata / Shutterstock

Brachicefalia: i disturbi dei cani brachicefali

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

La brachicefalia ha un impatto sugli animali da compagnia. Ecco di quali attenzioni hanno bisogno i cani brachicefali, o cani con il muso schiacciato.

I cani brachicefali, chiamati anche cani con il muso schiacciato, sono degli esemplari dalla conformazioni molto particolare.

In questo articolo, vediamo nello specifico cosa vuol dire brachicefalia, i problemi legati a questo disturbo, le cause, come prendersi cura di un esemplare brachicefalo e quali sono le razze di cani affetti da questo disturbo.

Cane brachicefalo: significato

L'etimologia della parola "brachicefalo" ci riporta al greco: brakhys (corto, breve) e képhalos (testa). Questa parola fa riferimento, infatti, a un'anomalia nelle proporzioni del cranio che conferisce alla testa una forma schiacciata.

Questo termine descrive il musetto corto e la faccia appiattita di molte razze di cani, ed è causato da mutazioni genetiche che cambiano il modo in cui le ossa del cranio crescono, dando luogo a una forma della testa più corta e ampia.

Nei cani brachicefali la testa è quasi rotonda e il faccino è schiacciato, il ché predispone questi esemplari a diversi tipi di problemi. Vediamo nello specifico.

I pericoli in cui incorrono i cani brachicefali

I cani brachicefali, dal muso appiattito e la parte posteriore della testa schiacciata, soffrono regolarmente di gravi problemi di salute, in particolare di problemi respiratori e all'apparato digestivo

Ecco i problemi più comuni in cui incorrono tali esemplari:

  • Ostruzione delle vie respiratorie che può portare al collasso tracheale.
  • Stenosi delle narici che può interferire con la respirazione.
  • Ipertrofia del palato molle (parte del palato situato in fondo alla gola).
  • Eversione ventricolare laringea: sono due porzioni di cute all'ingresso della laringe che possono parzialmente ostruire l'ingresso alla trachea.

Altre condizioni come la paralisi o l'edema della laringe e l'ipoplasia tracheale sono da associare a questa conformazione.

Nel tratto digestivo si può avere:

  • Infiammazione cronica dell'esofago e delle pareti dello stomaco (esofagite e gastrite).
  • Stenosi pilorica (malformazione dell'estremità più stretta dello stomaco).

Se si possiede una razza di cane brachicefalo potrebbero manifestarsi i seguenti sintomi:

  • Difficoltà respiratorie (che portano il cane a russare mentre dorme).
  • Difficoltà nel compiere sforzi.
  • Lacrimazione eccessiva.
  • Sincope con perdita di conoscenza.
  • Rigurgito.

I sintomi della brachicefalia del cane sono dovuti a due cause scatenanti: la prima è congenita (legata alla struttura del cane) e la seconda è una conseguenza della sua anatomia che può essere soggetta a infiammazioni e portare, quindi, altri problemi.

Cause della brachicefalia del cane

La sindrome brachicefalica, chiamata anche sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori è nata a causa della selezione di razze canine da parte dell'uomo.

In questi esemplari l'essere umano ha privilegiato l'estetica dell'animale (cane e gatto) rispetto a una delle funzioni primarie che è respirare.

Come accudire al meglio un cane brachicefalo?

Per accudire al meglio un cane brachicefalo bisogna tener conto di diversi fattori:

  • L'esercizio fisico. Tali esemplari non possono compiere grandi sforzi.
  • Il peso. Un esemplare soggetto a sovrappeso aumenta i rischi di respiratori già presenti.
  • La temperatura. Non sopportano il caldo e sono più soggetti al colpo di calore.
  • L'alimentazione. I cani brachicefali hanno spesso problemi a deglutire.

Bisogna essere chiari su un punto: non tutti i cani brachicefali soffrono degli stessi problemi. Alcuni esemplari, respirano a fatica, altri solo rumorosamente o ancora soffrono di tosse, nausea...insomma, i sintomi legati alla conformazione brachicefala nel cane di cui abbiamo parlato precedentemente potrebbero presentarsi singolarmente in un esemplare.

Sindrome brachicefalica nel cane: che fare?

Per verificare l'importanza dei problemi legati alla sindrome brachicefalica del cane viene effettuata l'endoscopia (analisi delle cavità interne tramite un apposito strumento che permette di analizzare, in questo caso, la laringe).

A seconda del disturbo specifico del caso di brachicefalia è possibile praticare diversi interventi chirurgici. È necessario chiedere consiglio a un veterinario per capire quale tipo d'intervento sia più adatto al nostro amico a quattro zampe.

Di norma, si può eseguire una rinoplastica (per allargare le narici e favorire così il flusso d'aria) o una plastica del palato per ridurre le dimensioni del palato molle allungato. In entrambi i casi si privilegia l'intervento laser che risulta meno invasivo e con un periodo di convalescenza più breve.

I cani brachicefali possono prendere l'aereo?

Non esistono delle restrizioni specifiche per questi esemplari dalle ossa craniche particolari, ma dato che i cani brachicefali tendono a chiudere completamente le narici e, in alcuni casi anche il palato, si sconsiglia di portarli con sé in aereo perché, sotto stress, rischiano l'asfissia.

Esemplare il caso del luglio 2019. Durante un volo Cayenne-Parigi, un Bulldog francese femmina di 4 anni che viaggiava in stiva è deceduto. A partire dal quel momento la compagnia aerea Air France ha vietato la presenza a bordo di esemplari affetti da questo disturbo.

Prima di programmare un viaggio con il vostro amico a quattro zampe consultare sempre il veterinario.

Quali sono le razze di cani brachicefali?

La brachicefalia varia da razze con il muso quasi interamente piatto (a volte definita "brachicefalia estrema"), come il Carlino e il Chin, fino a razze brachicefale meno marcate come il Boxer e lo Staffordshire Bull Terrier. Anche alcuni esemplari di Cavalier king e lhasa apso possono soffrire di questo disturbo.

Vediamo alcune razze di cani brachicefali più comuni.

Chin

Il Chin è un esemplare piccolo e dal volto schiacciato. ©Shutterstock

Il Chin proviene dall'Asia, dove è stato apprezzato come compagno per più di mille anni.

A quanto pare, sarebbe stato un popolare membro delle corti imperiali cinesi e giapponesi, e proprio in Giappone che, tramite selezione, è stato sviluppato il suo aspetto distintivo.

Carlino

Il Carlino è un cane piccolo simpatico e buffo. © Shutterstock

La leggenda vuole che i cinesi, che padroneggiavano l'allevamento del Carlino, apprezzassero il suo muso perché assomigliava a simboli portafortuna della loro lingua.

Questi esemplari non tollerano calore e umidità. Sono esemplari considerati prettamente domestici.

Bulldog inglese e francese

Anche i Bulldog inglese e francese sono affetti da brachicefalia.© Shutterstock

Il Bulldog inglese e il suo corrispettivo francese, proprio come i Carlino, non tollerano caldo e umidità.

Alcuni padroni durante i periodi più caldi mettono a disposizione di tali esemplari piscine per bambini riempite d'acqua in un posto ombreggiato per alleviare la loro sofferenza.

Boston terrier

La conformazione del Boston Terrier lo rende sensibile al freddo e al caldo. ©Shutterstock

I cani dal naso corto come i Boston Terrier non riescono a raffreddare l'aria che entra nei polmoni in modo efficiente e per questo sono molto più sensibili allo stress da calore.

Inoltre, a causa del loro pelo corto, questi esemplari non sopportano nemmeno il freddo estremo.

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Articolo revisionato da:

Francesco Reina
Assistente veterinario

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