Come diventare volontario in un canile? Anche se non esiste un iter specifico in merito, occorre informarsi d'anticipo. Questo al fine di conoscere tutte le modalità per entrare a far parte del team di collaboratori presso canili, gattili o associazioni dedicate al benessere degli animali.
I cani e gatti presenti nelle associazioni sono tantissimi. Per questo è importante dare il proprio contributo, aiutando le strutture e le persone che se ne occupano.
Il randagismo in Italia
Si contano oltre 500 mila randagi in tutta Italia. Un numero esorbitante che fa riflettere sulla drammatica situazione nel Belpaese. Il fenomeno del randagismo in Italia è dovuto principalmente agli abbandoni, che aumentano in estate. Per far fronte a ciò, gli animali erranti vengono accolti da associazioni dedicate al benessere dei quattro zampe.
Senza entrare nell’argomento, andiamo a scoprire come diventare volontario in un canile e come aiutare i collaboratori di associazioni che ne hanno tanto bisogno! Sarà anche un’occasione per fare del bene, specialmente adesso che si avvicina il periodo natalizio.
Prima di tutto, però, andiamo a scoprire cosa sono i canili e la differenza tra un canile e un rifugio.
La differenza tra un canile e un rifugio
Canili e rifugi spesso vengono confusi. Tra le due strutture, accomunate dal fatto che si occupano di recuperare e accogliere i cani e i gatti bisognosi, ci sono alcune differenze. Tutti gli altri enti sono privati e comprendono asili, pensioni, attività di allevamento e zoofile.
Cosa sono e quali funzioni hanno i canili?
Un canile è un luogo di accoglienza per randagi creato e gestito da province e comuni. I canili sono quindi finanziati dalle istituzioni - non sono associazioni o ONG - e i collaboratori che vi lavorano percepiscono uno stipendio.
La legge italiana garantisce la tutela della vita animale. La Legge n. 281/1991 prevede infatti che:
«I cani vaganti ritrovati, catturati o comunque ricoverati presso le strutture di cui al comma 1 dell’articolo 4, non possono essere soppressi».
Questo contrariamente a quanto avviene in altri Paesi europei e del mondo dove cani e gatti vengono soppressi dopo un certo numero di giorni trascorsi in struttura.
Cosa sono e a cosa servono i rifugi?
A differenza del canile, il rifugio è gestito da volontari. Queste splendide persone, senza essere remunerate, investono tempo, amore e denaro a beneficio degli animali più sfortunati.
Gestiti da associazioni no-profit, i rifugi, oltre alle attività di recupero e tutela dei quattro zampe, si occupano di sensibilizzare la gente alle adozioni attraverso campagne promozionali in tutta Italia.
Sono davvero tanti i 4 zampe ospitati in ogni canile italiano e le strutture che hanno sempre più bisogno di nuovi collaboratori. Ecco quindi come aiutarli concretamente donando loro un po’ del tuo tempo e del tuo amore.
Come diventare volontario in un canile?
Il primo passo da compiere per fare volontariato in canile consiste nel recarsi presso lo sportello degli animali d’affezione delle ASL della propria città al fine di conoscere i servizi locali preposti alla tutela animale e ambientale.
In secondo luogo, è possibile visitare le strutture che più possono corrispondere alle nostre aspettative, in modo tale da conoscere come funzionano e i compiti che svolgono.
I requisiti e le qualità per fare volontariato
I requisiti per fare volontariato sono in genere la maggiore età, l'assenza di precedenti penali.
Le associazioni e gli enti privati (come Enpa, Lav, Leidaa, Oipa, Lndc) possono inoltre richiedere il contributo di una quota associativa, ovvero un'assicurazione a carico del volontario in caso di lesioni avvenute a contatto con gli animali del rifugio.
Le doti che occorrono per diventare volontario in canile sono la voglia di impegnarsi, la serietà, spirito di squadra, flessibilità e adattabilità, oltre ovviamente all'amore sconfinato per i nostri amici pelosi.
Le mansioni di un volontario al canile
Le eventuali mansioni che un volontario cinofilo è portato a svolgere all'interno di un canile (o gattile) sono:
- Passeggiata quotidiana con i cani;
- Lavaggio e pulizia generali;
- Recupero di animali (per quelli un po' più difficili è prevista la presenza di un veterinario comportamentalista);
- Compiti amministrativi (come gestione delle visite al canile, controlli post-affido, gestione della documentazione).
Gli altri modi per aiutare i rifugi
Abbiamo visto che è abbastanza semplice diventare volontario in canile. Perché quindi non unirsi alle associazioni animaliste che, soprattutto durante le feste di Natale, organizzano molti eventi relativi alle adozioni consapevoli e responsabili? Un animale non è un oggetto, ma un essere vivente senziente. Difendiamolo e amiamolo: è tutto ciò che chiede!
Oltre a diventare volontario in canile, esistono anche diversi altri modi per aiutare gli animali bisognosi: fare una donazione, organizzare una raccolta fondi, partecipare a eventi benefici... Tutto è ben accetto!