La zampa del gatto ha una molteplicità di funzioni diverse, oltre al banale movimento: infatti i gatti si servono delle zampe anche per saltare, calibrando la forza e l’atterraggio, correre, spargere feromoni e attaccare, ma anche per afferrare i giochi e “fare la pasta”.
Una delle particolarità del gatto rispetto agli umani, risiede nel suo essere digitigrado: questo significa che quando cammina, ma anche quando sta semplicemente eretto, poggia sulle sole dita, mentre gli umani sono plantigradi, cioè poggiano sull’intera pianta del piede. Da questo sarà facile comprendere quanto possano essere fondamentali le dita per lui, e in generale tutta la zampa: in questo articolo sveleremo tutti i segreti dell'anatomia del gatto, con uno sguardo specifico alle zampe!
Anatomia della zampa del gatto
Come tutti i quadrupedi, anche i gatti hanno zampe anteriori e zampe posteriori, queste ultime più lunghe; quello che vi sorprenderà però, è che il numero di dita varia tra le zampine di davanti e quelle di dietro:
- le zampe anteriori hanno 5 dita da cui si sviluppano altrettanti artigli di cheratina (che sono un prolungamento delle falangi);
- le zampe posteriori hanno 4 dita, con i 4 relativi artigli.
Un’altra differenza tra le zampe è la diversa distribuzione di cuscinetti: le prime sono munite di un cuscinetto carpale, uno metacarpale e cuscinetti digitali, sui quali il 4 zampe poggia ogni suo passo; le zampe posteriori invece, hanno solo quello metacarpale e quelli digitali.
Quante dita ci sono nelle zampe del tuo gatto?
I gatti sono quindi dotati di 18 dita, e in particolare il quinto dito delle zampe anteriori, è detto sperone ed ha specifiche funzioni:
- assicurare la stabilità di salto e atterraggio;
- fornire appoggio per mantenere la posizione eretta in caso d’inciampo;
- garantire maggiore abilità nell’arrampicarsi;
- afferrare le prede con maggior efficacia, durante la caccia.
Ogni dito è costituito da 3 elementi: una falange, un muscolo e un legamento elastico; a quest’ultimo è legato l’artiglio retrattile che verrà esposto quando il legamento è teso, mentre verrà nascosto quando è rilassato.
Alla scoperta dei cuscinetti delle zampe del gatto
I cuscinetti, quegli adorabili lembi di pelle che fanno capolino tra il pelo e che ogni padrone di gatto ama alla follia, sono molto importanti per l'animale.
Sono costituiti da un tessuto interno relativamente rigido, rivestiti da pelle grinzosa e muniti di ricettori tattili. Tra un cuscinetto e l’altro sono presenti delle ghiandole deposte alla produzione di feromoni felini e sudore. Possono essere dello stesso colore del manto del gatto, oppure rosa, se questo ha un manto chiaro, o infine a macchie dei colori del manto.
Quali sono le loro funzioni?
Le funzioni dei cuscinetti della zampa del gatto, in base alla loro morfologia, sono:
- ammortizzatore del passo (utile specialmente nella caccia, a produrre il tipico passo felpato che non è avvertito dalla preda);
- protezione delle delicate e minute ossa delle zampe;
- precisione dell’atterraggio dopo il salto;
- agevolazione della frenata durante la corsa;
- valutazione del suolo, grazie ai recettori tattili;
- rilevazione della temperatura, grazie ai recettori tattili;
- rilascio di feromoni e sudorazione, a opera delle ghiandole sudoripare.
Cosa fare in caso di ferita?
Le numerose funzioni dei cuscinetti della zampa del gatto sono fondamentali per Micio, tuttavia questi portentosi strumenti sono molto delicati. Una ferita, causata da ustione, taglio, ascesso et similia, può sanguinare molto e fare facilmente infezione. In caso di lesioni ai polpastrelli dei piccoli felini sarà quindi importante pulire la zampa e consultare un veterinario.
È bene controllare periodicamente lo stato di salute dei cuscinetti del tuo amico a quattro zampe, essendo questi molto esposti a subire danni, soprattutto in caso di gatti che escono di casa.
Prendersi cura delle zampe del gatto passando dagli artigli
Gli artigli sono precisamente le unghie del gatto, che al contrario del cane, non poggia a terra quando cammina, in quanto essi sono retrattili.
Il gatto se ne servirà dunque all’occorrenza, estraendoli dalle dita tramite il legamento elastico che li collega a esse, in risposta a un riflesso. Le funzioni sono:
- fornire maggiore aderenza alle superfici verticali per arrampicarsi e cacciare;
- afferrare le prede;
- depositare feromoni per marcare il territorio;
- graffiare in caso di necessità di difesa.
Hanno bisogno di molta cura, ma sarà il gatto stesso a occuparsi di limarli, attenzione perciò agli spigoli dei mobili, i piedi del divano e del tavolo: sarà opportuno comprare qualcosa di apposito su cui limare le affilate unghie, come grattini e alberi tiragraffi per gatti.
Le unghie del gatto possono essere anche accorciate, per permettere a Micio maggiore agilità, ma bisogna fare attenzione a non recidere il nervo, perché questo potrebbe far davvero male al pet: se non si è certi di riuscirci, sarà quindi opportuno rivolgersi a un toelettatore.
Gli artigli del gatto sono vettore di una patologia, detta bartonellosi, o meglio conosciuta come malattia del graffio del gatto, prestare attenzione quindi in caso di febbre, in seguito al graffio del gatto.