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uomo con cane sulla neve
© Facebook @Un Passo dal Cielo

Il significato della scomparsa di Argo, il cane di Un Passo dal Cielo

Di Serena Esposito Biologa

Pubblicato il aggiornato il

Nell’ultimo episodio della fiction di successo andato in onda su Rai1, un triste evento colpisce il protagonista: il suo Argo si ammala e si spegne. Scopriamo qualcosa in più sulla sua razza, e sull’attore a 4 zampe.

Il cane di Francesco, ispettore capo forestale e protagonista della serie tv Un passo dal cielo, è un maestoso Leonberger. Nell’ultimo episodio andato in onda ieri sera su Rai 1, Argo lascia il suo padrone.

L’attore a 4 zampe

Argo, ha affiancato Francesco nella fiction dal 2017, ma chi è l’attore a 4 zampe che lo interpreta? Si tratta di un maestoso esemplare di Leonberger, razza agile, possente e amante dell’acqua: il suo vero nome è Zaraki.

È stato addestrato da Maurizio Carpani del centro cinofilo La Cippottera, struttura immersa nel verde tra Alessandria e Valenza, dove si tengono corsi di Educazione di base, Handling, Socializzazione, Agility.

La scomparsa di Argo nella fiction

Il talentuoso sceneggiatore della fiction Un passo dal cielo, Leonardo Valenti, ha raccontato così la nascita del soggetto dell’ultimo episodio:

«Non lo potevo scrivere prima per non rovinare la visione a chi segue Un Passo dal Cielo ma questo episodio ha, per me, un significato particolare. In questo episodio Argo, il cane di Francesco Neri, muore. Si ammala, è sempre più debole finché si spegne. Un po’ quello che è successo al mio Oliver che, a inizio anno, nel giro di un mese si è spento come una candela. Per i casi assurdi della vita, questo episodio l’ho scritto molti mesi prima che Oliver si ammalasse ma, in qualche modo, mi ha preparato psicologicamente. Soprattutto a superare il senso di colpa.
Emma (etologa e partner di Francesco, ndr) nell’episodio, si danna per non essere stata abbastanza attenta da accorgersi della malattia di Argo.
Sono domande che ci facciamo ogni volta che uno dei nostri amici pelosi si ammala e se ne va. Potevamo fare qualcosa di più? È colpa nostra?
Sono domande naturali ma inutili. Tutto, prima o poi, ha una fine. Quello che importa non è fare di tutto per rimandarla a data da destinarsi ma vivere tutti i momenti che la precedono con intensità. Perché è tutto quello che ci resterà dopo.
Per quanto possa valere, dedico l’episodio di stasera a tutte quelle persone che, come me, hanno sofferto la perdita di un amico peloso. Restano con noi poco tempo ma ci camminano accanto per sempre».
 

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