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gatto yule islandese

Il gatto nero Yule rappresenta la paura dei bambini cattivi in ​​Islanda.

© sianc / Shutterstock

La leggenda di Yule, il malvagio gatto nero tipico del Natale islandese

Di Ilenia Colombo Redattrice | Community Manager

Pubblicato il

Il gatto nero islandese Yule è una creatura terrificante che a Natale fa visita ai bambini che si comportano male durante l'anno.

Paesi diversi, usanze diverse. In Italia si aspetta Babbo Natale la notte del 24 dicembre e in Islanda, invece, si teme l'arrivo di un terribile gatto nero.

Fin dalla tenera età, i bambini islandesi ascoltano la storia di Grýla, un'orca malvagia che vive in una grotta tra le montagne con suo marito Leppalúði, il loro gatto nero Yule e i loro 13 figli, i Jólasveinar.

Questi ultimi sarebbero l'equivalente degli elfi natalizi, anche se non esattamente buoni o belli.

La leggenda islandese del gatto nero

La leggenda islandese narra che la matriarca Grýla lascia la sua casa alla ricerca di bambini cattivi e disobbedienti da mettere nella sua pentola bollente e poi mangiarli.

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Anche i suoi 13 figli, tutti nani, conosciuti anche come i 13 Babbo Natale islandesi, dovrebbero venire a commettere ogni tipo di malefatta durante questo periodo. La leggenda dice che  possano lasciare regali, fare scherzi e persino derubare i poveri bimbi, a seconda di come si comportano durante l'anno.

I bambini dell'Islanda li aspettano in 13 giorni diversi, tra il 12 dicembre e il 6 gennaio.

Il gatto di Yule o Jolakötturinn

statua di Jólakötturinn a Reykjavik
Qui puoi vedere la statua di Jólakötturinn situata nella capitale islandese​, Reykjavik. ©Carolyne Parent / Shutterstock

Andiamo ora al gatto nero. Le prime testimonianze scritte della leggenda del gatto nero di Natale risalgono al XVIII secolo, ma sicuramente questa storia è stata tramandata di generazione in generazione già da tempo.

L'orribile felino di Natale, chiamato Jólakötturinn, è l'animale domestico della strega Grýla ed è atteso solo la vigilia di Natale.

Dovrebbe essere un gatto natalizio affamato che gira per le case per rapire e mangiare bambini cattivi e pigri. Quella notte si salva solo chi indossa abiti nuovi, soprattutto calzini nuovi.

Questo gatto nero è descritto come una bestia spietata e lunatica con zanne enormi e affilate, molto degna della sua proprietaria. A quanto pare, questa creatura di grande tradizione in Islanda veniva usata come minaccia dai contadini nel tentativo di convincere i propri lavoratori a finire di lavorare tutta la lana ottenuta durante l'autunno prima di Natale.

La storia di Jólakötturinn, quindi, va intesa come un invito ad essere diligenti e munirsi di provviste in tempo per trascorrere il freddo inverno su quest'isola poco ospitale.

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