Lo avevano chiamato Leone 2 perché, proprio come il gatto scuoiato vivo ad Angri, questo micetto ferito e reso cieco dai botti di Capodanno aveva dato anima e corpo per resistere alle torture che gli avevano inflitto.
Stiamo parlando di un gruppo di ragazzini che la notte del 31 dicembre a San Ferdinando di Puglia (BT) hanno deciso che non avevano di meglio da fare e che il loro passatempo per la serata sarebbe stato quello di lanciare un petardo addosso a un povero gatto.
Una lotta continua
Le conseguenze sono state enormi per Leone: cecità, trauma cranico, ustioni e palatoschisi. Immediatamente ricoverato presso una clinica veterinaria di Barletta, Leone ha cercato di reagire con tutte le sue forze alle cure somministrate.
Il 4 gennaio scorso, le volontarie Annarita Distaso e Lucia Bafunno, che sin dall'inizio si sono occupate del povero micio, avevano diffuso un video colmo di speranza in cui si credeva ancora che Leone stesse ben reagendo alle cure. Il giorno dopo si sarebbe sottoposto a un intervento per inserire un sondino che gli avrebbe permesso di nutrirsi correttamente.
Leone 2 non ce l'ha fatta
Negli ultimi giorni, però, la situazione precipita e il 10 gennaio alle ore 18 un altro angelo ha lasciato questa terra: Leone 2 è morto.
«E anche questa volta ha vinto il male. Anche questa volta il mondo piange un' anima pura che non aveva colpe. Anche questa volta ci avete pugnalato. Io giuro che la sua morte non resterà impunita che, chi ha ucciso 2 volte il nostro angelo, sarà perseguito. Io non mi fermo, noi non ci fermiamo.
Parole che arrivano dritte al cuore quelle della volontaria Lucia Bafunno, che ha dato la notizia della triste scomparsa sui social. Da quel momento, un'ondata di supporto social ha invaso il web. Il grido è solo uno: gli animali maltrattati devono avere giustizia. I colpevoli saranno ritrovati e pagheranno per i loro atti crudeli.
Riposa in pace piccolo angelo. Ad attenderti a zampe aperte c'è il tuo amico Leone di Angri.