In un comune in provincia di Alessandria, una storia di abbandono e maltrattamenti nei confronti di un giovane cane ha scosso le coscienze locali.
Achille, questo il nome dato da chi lo ha salvato, è stato trovato solo in casa, in condizioni disperate, dalle guardie zoofile dell'OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali).
Il suo caso mette in luce la necessità di una maggiore consapevolezza e azione contro l'abbandono degli animali domestici, sottolineando il ruolo cruciale che le associazioni di protezione svolgono nel garantire il benessere degli esseri più vulnerabili della nostra società.
Il ritrovamento del Bulldog francese
Il tenero cagnolino è stato lasciato solo in casa per giorni, privato di cibo e acqua. È stato un vicino di casa preoccupato a segnalare l'assenza di abbaiare del cane, attirando l'attenzione delle guardie zoofile dell'OIPA.
Temendo il peggio, le autorità hanno agito con prontezza, ottenendo l'autorizzazione del magistrato per accedere alla casa. L'orribile scenario che hanno trovato al loro arrivo li ha lasciati senza parole: il Bulldog francese di circa 1 anno di vita era gravemente disidratato, denutrito e rinchiuso in una stanza insalubre ricoperta delle sue stesse deiezioni.
La coppia proprietaria dell'animale è stata prontamente denunciata per abbandono di animali (articolo 727 del Codice penale), aggravando la loro posizione già complicata con le forze dell'ordine per altri reati.
Il salvataggio di Achille
Grazie al tempestivo intervento delle guardie zoofile OIPA e dei Vigili del Fuoco, Achille è stato immediatamente trasferito in una struttura veterinaria, come si legge nel comunicato dell'OIPA.
Qui, i veterinari stanno lavorando instancabilmente per riportare il piccolo Bulldog alla salute. A conclusione del procedimento penale, Achille sarà affidato a chi, con amore e responsabilità, saprà donargli una nuova vita.
Questo episodio sottolinea l'importanza di combattere l'abbandono degli animali e promuovere un maggiore rispetto per le creature che condividono le nostre vite. L’Oipa, sempre nel suo comunicato, invita a non ignorare casi di degrado e maltrattamento di cui si è a conoscenza e di rivolgersi sempre alle sue guardie zoofile.