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Cane che abbaia

Ecco spiegato perché i cani abbaiano.

© Mary Rice / Shutterstock

Perché i cani abbaiano? Tutti i motivi e come riconoscerli!

Di Claudia Scarciolla Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

È importante per ogni padrone capire perché i cani abbaiano, soprattutto quando potrebbe essere sintomatico di un problema. Ecco come fare.

Dire che Fido abbaia è facile e, talvolta, risulta superficiale se non si riesce a capire perché i cani abbaiano e le motivazioni che spingono il nostro amico a quattro zampe a voler comunicare con noi.

L’abbaio del cane, infatti, come il miagolio del gatto, è un canale d’espressione entro il quale Fido esterna i suoi sentimenti e le sue emozioni.

Nonostante alcune razze di cani siano più propense ad abbaiare rispetto ad altre e che molto dipende dalla personalità di ogni singolo esemplare, a seconda del tipo di tono e del volume utilizzato per abbaiare è possibile scoprire molto di più sul cane, sul suo comportamento e sul suo stato d’animo.

Perché i cani abbaiano?

Prima di addentrarsi nell’ambito dedicato prettamente alla psicologia del cane, bisogna sapere che l’abbaio del cane è un aspetto integrante ed evidente del linguaggio dei cani.

Oltre alla comunicazione non verbale utilizzate da questo animale da compagnia (basti pensare a come muove la coda, alla sua espressività facciale e ad altri linguaggi del corpo ben definiti), il cane utilizza il suo per dar voce alle sue esigenze e comunicare eventuali problematiche.

Il cane, come altri canidi, quali lupi, coyote, iene, abbaia, ma il suo verso, a differenza dei suoi cugini non addomesticati, risulta essere più frequente e più sviluppato, e di conseguenza anche più complesso da interpretare.

Se nei lupi, ululare o abbaiare sta a significare un avvertimento, la presenza di un pericolo o un lamento, nei cani le sfumature dell’abbaio sono diverse e hanno tutte diverse ragioni di esistere. Un cane, infatti, abbaia principalmente per i seguenti motivi.

Il cane abbaia per richiesta

Il cane ha fame o vuole uscire o semplicemente giocare e per questo abbaia per attirare l’attenzione del suo padrone.

Il cane abbaia per paura o noia

Il cane abbaia se ha paura o è annoiato, quando viene lasciato da solo e Fido soffre di ansia da separazione oppure quando non gli si danno le dovute attenzioni, non si gioca con lui, non viene stimolato a giocare e si annoia, o, ancora, quando ha paura di qualcosa, che sia questo un rumore forte, una persona, un altro animale o un suo simile.

Così, se impaurito, il cane che abbaia è solito tenere la coda bassa e le orecchie tirate indietro.

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Il cane abbaia per protezione

Il cane è protettivo e vuole affermare la tua territorialità. Soprattutto se si tratta di razze o esemplari addestrati a fare la guardia, l’abbaiare deve essere interpretato come segnale di allarme sia nei riguardi dell’eventuale intruso che tenta di entrare nel suo territorio, che nei confronti del suo padrone per avvertirlo di ciò che sta accadendo.

Il cane ha un disturbo comportamentale

Se il cane soffre di qualche malattia, ad esempio se è sordo e ha problemi cognitivi, tende ad abbaiare per sentire la sua voce.

Questo succede spesso nei cani anziani o in quei cani che hanno avuto nelle prime fasi della loro crescita, esperienze negative.

Il cane abbaia per salutare

Quando il cane fa le feste al suo padrone o incontra altri cani, abbaia in segno di benvenuto.

Come capire il linguaggio dei cani?

Non è facile capire perché i cani abbaiano se, focalizzandosi esclusivamente sulle motivazioni che spingono l’animale ad abbaiare, non si pone attenzione anche alla modalità con cui il cane tende di esprimersi.

A ogni tipo di abbaio, infatti, è collegato un significato diverso capace di dare ulteriori informazioni riguardanti il comportamento del cane.

Per capire l’abbaio del proprio cane, ciò che conta è il tono, la frequenza della ripetizione del suono vocale e la sua durata.

Il cane è arrabbiato

Il ringhiare del cane, producendo suoni bassi, è un'espressione di rabbia e allarme, soprattutto se il cane tende a mostrare i denti, è tipico di uno stato d’animo aggressivo.

Il cane è triste

Quando sembra che il cane pianga, emette dei guaiti o ulula, vuole comunicare la sua paura, tristezza e malinconia. Magari lo fa perché si sente solo.

Il cane cerca attenzioni

Il cane che abbaia con suoni prolungati intervallati da pause, sta cercando un contatto con gli altri. Trattasi di un richiamo che vuole attirare l’attenzione.

Il cane è felice

Al contrario, invece, il latrato del cane è quando il tono si fa più acuto e breve. Il cane emette questo suo particolare richiamo vuole comunicare la sua gioia o eccitazione.

Questo viene fatto se è all’aria aperta e gioca, ad esempio, o quando incontra una persona o un altro cane che non vede da tempo. Ecco come il cane abbaia manifestando la sua allegria:

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Il cane abbaia? Ecco cosa dice la legge

Cosa fare se il cane dei vicini abbaia in continuazione, magari di notte? La normativa stabilita dalla Corte di Cassazione afferma chiaramente come sia un diritto del cane abbaiare.

Il Codice Civile

Questo secondo il Codice Civile, deve avvenire a patto di rispettare la normale soglia di tollerabilità, il ché dipende anche dai luoghi in cui il fatto avviene.

Solitamente intorno ai 3 decibel, la tollerabilità dell’abbaio del cane viene definito da esami tecnici effettuati con strumentazioni specifiche.

Il Codice Penale

Di altro avviso, invece, è l’art.659 del codice penale inerente al disturbo della quiete pubblica, che include anche i cani che abbaiano.

La legge afferma come chi fa rumore, disturbando il riposo o le attività di altre persone, «[..]ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali[..]», possa essere punito sia con la reclusione fino a tre mesi che con una multa dell’ammontare massimo di 300 euro.

Valutati caso per caso con l’aiuto di un legale, il fatto che il cane abbai può essere elemento di disturbo della società a cui è doveroso porre rimedio. Se il cane abbaia c’è un motivo da non sottovalutare.

E se pur vero, come cita il celebre proverbio che “can che abbaia, non morde”, è necessario, per il bene del nostro amico a quattro zampe, fermarsi ad ascoltare ciò che (a modo suo) vuole comunicarci, proprio come si farebbe con chi si ama.

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Articolo revisionato da:

Francesco Reina
Assistente veterinario 

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