Il caso di Mirco Zangirolami e del suo fedele compagno a quattro zampe, Toni, hanno scatenato un grande dibattito nel piccolo comune di San Pietro Viminario, in provincia di Padova.
Alle 15:00 di sabato 27 aprile, Zangirolami e il suo cane entrano nella chiesa del paesino, in cui si sono trasferiti da poco, per ammirarne la bellezza e fare una preghiera ai defunti. All'interno si stava celebrando la messa e l'accoglienza non è stata quella sperata.
«C'è scritto nell'Apocalisse!»
Il celebrante, Don Roberto Pressato, ha reagito con fermezza alla presenza del cane, invitando Mirco ad allontanarsi: «Esca dalla chiesa immediatamente»
Alla fine della messa, Mirco ha cercato di chiedere spiegazioni, parlando anche di San Francesco e di come il suo Toni fosse un cane tranquillissimo. Niente da fare, il prete ha persino citato l'Apocalisse:
Don Roberto PressaParroco della chiesa di San Pietro Viminario (PD) «C’è scritto nell’Apocalisse: fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali»
Il dibattito sul web e non solo
Mentre alcuni potrebbero comprendere la necessità di mantenere un certo decoro durante la celebrazione religiosa, altri si chiedono se l'atteggiamento del sacerdote rifletta veramente gli insegnamenti di amore e compassione del Vangelo.
L'Aidaa, Associazione Italiana difesa Animali e Ambiente ha annunciato un esposto contro il prete per maltrattamento animale. Nel frattempo, altre associazioni animaliste hanno organizzato una manifestazione per sabato 4 maggio davanti la chiesa di San Pietro Viminario. Manifestazione alla quale, ovviamente, tutti i partecipanti sono invitati a portare i propri amici a quattro zampe.
Il tema degli animali e del loro posto nella sfera spirituale è al centro del dibattito da sempre: ci sono sacerdoti che si schierano dalla parte di Don Pressato, asserendo che i 4 zampe non dovrebbero entrare in chiesa e altri, come il "prete influencer" Don Cosimo Schena, che in una nostra videointervista ha raccontato di come gli animali siano importanti per avvicinare l'uomo a Dio.